REGIONE: TRASPORTI E INFRASTRUTTURE; FORZA ITALIA, ”INVOCHIAMO SOLUZIONI”

24 Maggio 2016 21:18

Regione - Politica

L'AQUILA – “Di fronte all'imbarazzo della maggioranza, abbiamo voluto affrontare temi come portualità, aeroporto e trasporti in Consiglio regionale perché si tratta di elementi strategici per il futuro della nostra regione. I trasporti del resto rappresentano la seconda voce di spesa del bilancio regionale. Volevamo quindi alimentare un confronto che fosse d'ausilio per tentare di trovare le soluzioni alle criticità che abbiamo rilevato in questi due anni”. 

Lo affermano in una nota i Consiglieri regionali abruzzesi del gruppo di Forza Italia, margini dei lavori della seduta straordinaria del Consiglio regionale su infrastrutture portuali, l'Aeroporto d'Abruzzo, le tratte ferroviarie e la Società Unica Abruzzese di Trasporto (Tua). 

“Tra l'altro con l'intervento dell'ex sottosegretario Camillo D'Alessandro si sono palesate maggiormente le lacune visto che ha utilizzato ben 17 minuti dei quasi 20 a disposizione per attaccare il Governo di centrodestra di Gianni Chiodi, mentre noi ci saremmo aspettati delle risposte”.

“Alle chiacchiere della maggioranza noi abbiamo presentato delle proposte serie come favorire l'immediata approvazione del Piano regolatore portuale di Pescara con conseguente apertura della “Diga Foranea”; l'esecuzione dei lavori di dragaggio e della relativa vasca di colmata del Porto di Ortona nel rispetto della normativa e delle prescrizioni europee; eliminazione dell'aumento delle tasse aeroportuali e la rimodulazione dell'Accordo di Programma Quadro al fine di giungere ad un nuovo contratto di servizi con la Ryanair per tre anni, che assicuri la sua presenza come base nell'Aeroporto d'Abruzzo”. 





Sono alcuni dei punti contenuti nel documento presentato dai Consiglieri di Forza Italia che tra l'altro invitano il presidente della Giunta “a esprimere parere contrario alla rimodulazione del tracciato autostradale A24-A25 proposto dalla Concessionaria Strada dei Parchi (Progetto di messa in sicurezza Autostrade A24-A25 – Legge n. 228 del 24/11/2012), nonché ad esprimere parere contrario al trasferimento della gestione con pedaggio dell'Asse attrezzato Chieti/Pescara e della S.S. 80 Teramo-Mare”.

“Inoltre – spiegano ancora i Consiglieri di centrodestra – all'interno della L.R. n. 152/1998, si trova la classificazione dei servizi di trasporto che prevede i 'collegamenti intercity' descritti come “rete di servizi di carattere regionale e interregionale che realizzano collegamenti di corridoio con elevati standard qualitativi di servizio, con forte raccolta di passeggeri nel bacino di origine e con progressiva rarefazione delle fermate su approssimazione alla destinazione finale”.

IL RESTO DEL COMUNICATO

Considerato che ci si interroga se la Regione Abruzzo debba continuare a finanziare le linee che non può dubitarsi siano classificate come “intercity” ai sensi della L.R. n. 152/1998 e, pertanto, non meritevoli di essere destinatarie di sovvenzioni pubbliche (circa due euro a chilometro per un ammontare annuo di circa 2,5 milioni di euro); giova ricordare che sulla medesima relazione operano “a mercato” già vettori privati che adottano sistema tariffario “low cost” ai quali dal prossimo giugno si affiancherà un ulteriore vettore (Bus Italia), di proprietà del Gruppo Ferrovie dello Stato, che intercetterà la clientela “freccia”. 

Bene, quindi, farebbe la Regione Abruzzo a cancellare il finanziamento pubblico alle predette autolinee in gestione a Tua SpA realizzando così due obiettivi: un primo recupero di risorse per coprire il “buco” finanziario nel Tpl di oltre 15 milioni di euro nel bilancio 2016; porre fine ad un ingiusta concorrenza sleale nei confronti dei vettori (privati e pubblici) “a mercato” che operano
sulla medesima tratta.





Le ulteriori risorse per compensare il deficit di oltre 15 milioni di euro possono scaturire dalle seguenti manovre: soppressione delle corse a vuoto, che sono numerosissime, e delle sovrapposizioni tra vettori ferro/gomma e gomma/gomma. 

Questa seconda manovra (eliminazione delle sovrapposizioni) presuppone l'integrazione tariffaria (nei bacini) e la creazione di aree di interscambio tra i vettori; recupero dell'evasione tariffaria (circa 7 milioni annui), introducendo la regola dell'incarrozzamento dei passeggeri dalla porta anteriore con controllo dell'autista ed eventuale vendita del titolo stesso da parte dell'autista con la dovuta maggiorazione di legge. 

In tal caso, all'autista andrà devoluta una parte della maggiorazione; decontribuire “come ferro” le autolinee (gestione Tua Spa) destinando alla stessa la regolare contribuzione “come gomma” quale in effetti è; compensare con risorse regionali la penalità di circa 8 milioni di euro del Governo Centrale che ha sanzionato non le aziende, ma la Regione Abruzzo cui è demandata non solo la gestione politica (servizi minimi, tariffe, frequenze, etc.), ma anche la gestione industriale con l'affidamento dell'80% del Tpl regionale su gomma oggi a TUA, ma fino a “ieri” ad Arpa, Gtm e Sangritana.  

Adottando questi provvedimenti si ha ragione di credere che non ci sarà bisogno di ricorrere agli ingiusti “tagli lineari”.

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