REGIONE: POMPE FUNEBRI IN RIVOLTA, ”LEGGE CONCORRENZA SLEALE”

26 Maggio 2015 12:50

Regione - Cronaca, Video

L’AQUILA – Un gruppo di imprenditori titolari di imprese funebri che hanno esposto striscioni e proposto la marcia funebre ha protestato oggi davanti a palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, contro “il rischio di liberalizzazione del settore introdotto dalla modifica della legge regionale 41-2012 che la Regione vuole operare con un emendamento del consigliere regionale e vice presidente del Consiglio, Lucrezio Paolini (Italia dei valori)”.

“Nell’emendamento si sostituisce la parola ‘disponibilità continuativa e funzionale dell’auto funebre’ con la semplice ‘disponibilità’ – spiega il vice presidente Federcofit Abruzzo, Pierpaolo Di Rocco – e così si apre una possibilità del noleggio del mezzo attivando concorrenza sleale contro chi ha speso anche 150 mila euro per dotarsi di un mezzo. Evenienza, quella del noleggio, illegittima. Questa legge costituisce un illecito, ci deve essere immediata modifica”.





Sui numerosi carri funebri parcheggiati campeggiano slogan come “basta con le furbate”, “la legge vuole tutelare le famiglie e gli operatori seri o premiare solo i furbi?”, “Paolini, chi ti ha suggerito questo emendamento?”.

Tutto tra le note della marcia funebre. I manifestanti hanno chiesto un incontro ai vertici regionali.

PAOLINI: “CON LA CONCORRENZA COSTI PIU’ BASSI”





Paolini ha affidato la sua replica a una nota ricordando che “la legge 41 del 10 agosto 2012 ‘Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria’ obbliga le imprese che esercitano il servizio ad avere, a partire dal 30 giugno, la ‘disponibilità continuativa e funzionale’ di almeno un carro funebre”.

“Nel gennaio del 2014 l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sancito che non si può obbligare l’impresa ad acquistare il mezzo, ma lo stesso può essere detenuto anche a noleggio o in comodato – prosegue – Comprendiamo bene le esigenze dei gestori delle grandi imprese che vogliono limitare la nascita di nuove aziende, ma questo contrasta con il legittimo diritto dei cittadini ad avere ampia scelta nell’affidamento di un servizio tanto delicato”.

“La mia speranza è che, oltre che migliorare il servizio, la concorrenza possa anche limitare i costi, che per le famiglie diventano un ulteriore fardello aggiunto alla perdita degli affetti”.

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