REGIONE: M5S SI SPACCA SU TESORETTO, BRACCO ”NON ALLE IMPRESE MA AI POVERI”

di Berardino Santilli

25 Aprile 2015 17:43

Regione - Politica

L’AQUILA – I consiglieri regionali grillini si spaccano proprio sul “restitution day”, uno dei cardini del programma elettorale delle elezioni dello scorso anno che li hanno visti entrare per la prima volta a palazzo dell’Emiciclo.

In seno al gruppo del Movimento 5 stelle è in atto uno scontro, sommerso nei mesi scorsi, ora alla luce del sole, sul piccolo tesoretto di 133 mila euro destinati alle piccole imprese in difficoltà messo insieme con le corpose trattenute (circa il 40 per cento) alle ricche indennità dei sei eletti.

A denunciare la mancata assegnazione dei fondi depositati su un conto della filiale dell’Aquila della Carichieti è il consigliere regionale Leandro Bracco.

“Siamo di fronte a una inadempienza gravissima – attacca – la gente e le imprese sono in difficoltà sempre maggiori e la raccolta dei primi 6 mesi è ancora ferma”.





La somma che, secondo il programma, si sarebbe dovuta assegnare ogni 6 mesi, quindi la prima tranche, è scaduta lo scorso 21 dicembre e non è stata ancora distribuita né sarebbero stati ancora stabiliti i criteri.

“Ho spesso chiesto di riunirci per stabilire date e modalità, ma le mie istanze sono rimaste inevase”, continua Bracco, il quale, sui destinatari, esprime il suo pensiero in maniera chiara: “A livello nazionale, vista la portata diversa dei fondi, si giustifica il fatto che i soldi vengano destinati al sostegno alle imprese, ma in Abruzzo, con quanto raccolto, potremmo dare 25 mila euro a 5 imprese in difficoltà. Mi chiesto come potrebbero risolvere i problemi.”.

“Invece, dandoli a realtà che sono vicine agli indigenti, quanta povera gente si potrebbe sfamare? – si chiede – Sono sicuro che i 145 mila abruzzesi che ci hanno votato appoggerebbero questa deroga”.

Lo strappo su un tema vanto del movimento e cavallo di battaglia in campagna elettorale si è consumato in più puntate e, di fatto, è uno dei principali motivi della frattura tra Bracco e il resto del gruppo, tra cui, comunque, c’è qualcuno che sia pure non sotto forma di denuncia, ha sollecitato una scelta.

Va ricordato che Bracco è stato sospeso dal M5s e potrebbe essere espulso dopo che i suoi cinque colleghi hanno denunciato agli organi nazionali il fatto che da consigliere pentastellato abbia accettato la proposta di diventare delegato alla Cultura fatta dal presidente della Giunta, Luciano D’Alfonso, che ha messo a disposizione delle opposizioni una serie di tematiche.





Dato per vicino al Pd, unico a dire sì tra gli oppositori, Bracco ha legato la sua accettazione alla possibilità di rimanere tra i Cinque stelle e perciò all’opposizione.

Il primo scontro ufficiale sui fondi alle imprese c’è stato qualche mese fa nel corso di un’assemblea che si e’ svolta a Montesilvano (Pescara): nel suo intervento, il consigliere Bracco ha proposto che i fondi depositati alla filiale dell’Aquila della Carichieti fossero erogati alla Caritas o al Banco alimentare, in deroga per questa prima fase della raccolta alla originaria destinazione.

L’istanza, apprezzata e applaudita dalla base presente all’evento, circa 150 persone, è stata invece bocciata dalla dirigenza grillina, rappresentata dall’allora capogruppo, Sara Marcozzi, dagli altri consiglieri regionali, e dai parlamentari Gianluca Vacca, Daniele Del Grosso, Enza Blundo e Gianluca Castaldi.

“Bisogna avere l’intelligenza di cambiare rotta qualora le condizioni sociali lo richiedano, in sostanza quando le esigenze sono diverse non si possono avere i paraocchi – spiega ancora Bracco – E in tal senso per me i rapporti interpersonali con gli altri eletti non sono una priorità, l’aspetto che mi interessa maggiormente è tendere la mano all’uomo della strada, considerando che fette sempre più ampie della collettività sono in condizioni terrificanti, il quale sollecita una condivisione su una scelta importante come questa”.

Tra i grillini, a versare maggiormente nel fondo sono stati la stessa Marcozzi, con circa 26 mila euro, Domenico Pettinari con circa 25 mila, Bracco con circa 24 mila, a seguire l’attuale capogruppo Riccardo Mercante con circa 21.500, Gianluca Ranieri con circa 20.500, in ultimo Pietro Smargiassi, con circa 16 mila.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: