D'ALFONSO DEVE OFFRIRE LIBRI O A PAGARE DONI DI TASCA SUA NEGLI INCONTRI

REGIONE: GIUNTA CON LE TASCHE VUOTE! NON C’E’ UN EURO, SI SPERA NELLA RIA

di Alberto Orsini e Berardino Santilli

2 Agosto 2014 08:09

Regione - Politica

L’AQUILA – Grande movimento mediatico e tanti annunci, ma per ora la Giunta regionale di Luciano D’Alfonso è zoppa. Anzi, è proprio ferma, perché non c’è una lira nei capitoli di bilancio riservati alle deleghe.

È quanto apprende AbruzzoWeb da fonti regionali che confermano come, dal 26 maggio a oggi, almeno per quanto concerne le nuove spese, la Regione Abruzzo non abbia tirato fuori neanche un euro, semplicemente perché non può.

Il lavoro, di conseguenza, è proseguito con i soli fondi impegnati dall’amministrazione precedente di centrodestra, peculiarità che ha suscitato anche imbarazzo tra gli assessori, chiamati a dare risposte a criticità importanti ma con le tasche vuote.





Ci sono stati casi emblematici: sempre da quanto appreso, in uno degli innumerevoli incontri con interlocutori istituzionali, il governatore D’Alfonso avrebbe voluto portare un dono come tradizione.

Ma non è stato possibile acquistare niente di nuovo e si è dovuto ovviare arrangiandosi con libri nuovi già acquistati nei mesi scorsi dall’ente.

Alcuni componenti della Giunta, ma anche lo stesso presidente, in circostanze simili, pare abbiano addirittura provveduto ad acquistare cadeau con fondi propri.





Come ovviare a questo penoso stato in attesa che arrivino agognati fondi strutturali dall’Europa? Si profila all’orizzonte una variazione di bilancio quanto mai urgente per rosicchiare un po’ di fondi e metterli a disposizione della Giunta.

Quanto alla provenienza di tali somme, si confida di stornare una parte del “tesoretto” proveniente dal recupero della Ria, la retribuzione individuale di anzianità, l’indennità per i dipendenti alzata al massimo con legge negli anni scorsi e ora abbattuta al minimo da una sentenza della Corte costituzionale.

Dal bottino totale di 100 milioni, stima ottimistica qualora tutte le procedure di recupero andassero a buon fine, sono stati ipotizzati 18 milioni subito spendibili, ma stime più realistiche parlando di un massimo di 4 milioni che andrebbero a finire nel paniere degli assessori, ovviamente da dividere per 6 secondo progetti e priorità.

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