UN INGEGNERE CHIEDE DI NON ESSERE ESCLUSO; IDONEI CONCORSONE IN RIVOLTA

REGIONE: GIA’ MILLE DOMANDE PER I 36 POSTI, MA SI VA VERSO IL CONTENZIOSO SUI BANDI

di Alberto Orsini

6 Aprile 2017 16:53

Regione -

L’AQUILA – L’ombra del contenzioso sui bandi per le 36 assunzioni previste dalla Regione Abruzzo per integrare i profili che non è possibile colmare con il personale delle Province, dopo il piano per 169 prepensionamenti messo in atto in fretta e furia dalla Giunta D’Alfonso a fine 2016, come anticipato e poi spiegato diffusamente da AbruzzoWeb.

Gli uffici della Giunta regionale hanno infatti ricevuto un ricorso in autotutela con cui un ingegnere impugna il bando più corposo, quello per 9 unità con profilo professionale “specialista tecnico – ingegnere”, da assegnare ai servizi “Genio Civile” e “Funzione autorità ambientale”, denunciando di essere stato escluso pur avendo un titolo di studio valido e chiedendo di rientrare in gioco.

Ma ci sono anche gli idonei del “concorsone” Ripam del 2012 per assumere lavoratori pubblici nella ricostruzione dell’Aquila che un mesetto fa hanno messo le mani avanti, chiedendo in una nota stampa “di provvedere all’attingimento dalle graduatorie Ripam Abruzzo per soddisfare le esigenze di nuovo personale per i profili compatibili”.

Tutto questo mentre per i bandi di recentissima pubblicazione sono già oltre mille le domande giunte a palazzo Silone e c’è da scommettere che, qualora questa selezione venisse messa in pericolo, anche centinaia tra questi interessati finirebbero per ricorrere alle vie legali.





Insomma, la Regione rischia di ritrovarsi tra incudine e martello.

Le rivendicazioni degli idonei del concorsone vengono portate avanti anche sulla scorta della risoluzione del Consiglio regionale che, il 2 dicembre 2014, ha impegnato l’amministrazione ad “avvalersi dello scorrimento delle richiamate graduatorie concorsuali Ripam Abruzzo”, o a riservare una quota non inferiore al 50%, “nell’ipotesi di un’eventuale copertura di posti in organico, sia per assunzioni a tempo indeterminato che determinato”.

Rimostranze che fanno tremare i polsi, anche alla luce di una normativa, la circolare numero 5/2013 dell’allora ministro per la Funzione pubblica Giampiero D’Alia, che impone lo scorrimento delle graduatorie: e c’è chi dice ora che la Regione sia stata troppo precipitosa a pubblicare questi bandi per 36 assunzioni all’insegna dell’”avanti, c’è posto!”.

Per ora, comunque, a protestare con atti è solo il già citato ingegnere. Il ricorrente è stato vincitore nel 2007 di un incarico di collaborazione presso l’Autorità dei bacini di rilievo regionale, che ha ricoperto fino al 31 dicembre 2016, ma è rimasto fuori dal recentissimo avviso perché, lamenta, “la Regione ha escluso il titolo di studio posseduto”.

Si tratta di un diploma di laurea, la cosiddetta laurea breve ovvero triennale, che, a detta del ricorrente, “è idoneo alla partecipazione dell’avviso di cui all’oggetto per il profilo richiesto”, che va a selezionare una “posizione iniziale D1”.





Per questo motivo, si richiede “ogni utile provvedimento per garantire la partecipazione” alla selezione oppure, “in via subordinata, di ammettere con riserva” il ricorrente.

Gli avvisi di selezione pubblica, per titoli e colloquio, sono stati formulati secondo le indicazioni pervenute dai dipartimenti e servizi regionali.

Per garantire omogeneità, oggettività, speditezza, imparzialità, economicità e celerità di espletamento del procedimento, nella presentazione delle domande verranno utilizzate procedure informatiche e telematiche.

Queste le figure richieste: 9 unità, profilo professionale “specialista tecnico – ingegnere”, da assegnare ai servizi “Genio Civile” e “Funzione autorità ambientale”; 7 unità, profilo professionale “specialista tecnico – ingegnere”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nei servizi “Gestione rifiuti” e “Politiche energetiche, Qualità dell’aria, Sina”; 2 unità, profilo professionale “specialista tecnico – ingegnere”, da assegnare al dipartimento trasporti nei servizi “Porti, aeroporti, trasporto merci e logistica” e “Reti ferroviarie, viabilità, impianti fissi”; 2 unità, profilo professionale “specialista tecnico – ecologo”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nel servizio “Funzione autorità ambientale”; 2 unità, profilo professionale “specialista tecnico – geologo”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nei servizi “Gestione rifiuti” e “Funzione autorità ambientale”; 1 unità, profilo professionale “specialista tecnico – biologo”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nel servizio “Funzione autorità ambientale”; 2 unità, profilo professionale “specialista economista”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nei servizi “Gestione rifiuti” e “Funzione autorità ambientale”; 4 unità, profilo professionale “specialista amministrativo”, da assegnare al dipartimento Opere pubbliche nei servizi “Gestione rifiuti” e “Funzione autorità ambientale”; 7 unità, profilo professionale “specialista amministrativo”, da assegnare al dipartimento della presidenza nel servizio “Europrogettazione, rapporti con gli uffici dell’Unione Europea e raccordo con la sede di Bruxelles” e nella “segreteria del nucleo di valutazione”.

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