REGIONE: COMPARTECIPAZIONE DEI TICKET SANITARI, INTESA PER RIMANDARE AL 2016

7 Luglio 2015 12:28

Regione -

L’AQUILA – Compartecipazione ticket sanitari, se ne riparlerà nel 2016. In quinta commissione del Consiglio regionale (Sanità e Sociale) è approdato oggi un nuovo testo di regolamento, che trova l'accordo di tutte le forze politiche che sarà approvato salvo sorprese nelle seduta di commissione di martedi 14 luglio, nel quale la copertura al 100 per cento della spese per le prestazioni riabilitative di disabili e anziani, a carico dei Comuni, sarà garantita dalla Regione Abruzzo, che ha già in cassa 12 milioni di euro.

Il nodo più controverso era la definizione della soglia di reddito sotto la quale non si paga nulla, perché a farlo sarà il Comune, e sopra la quale, invece, una parte della prestazione riabilitativa, dal 20 al 60 per cento, toccherà comunque al paziente.

Ebbene non ci sarà nessuna soglia, tutto sarà, per ora, rimborsato, in attesa di aggiornare le soglie di reddito in base ai parametri del nuovo Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente.





Altro motivo del rinvio la necessità di riorganizzare le strutture che erogano sui territori il servizi di riabilitazione.

A cantare vittoria sono un po’ tutti: dalla maggioranza di centrosinistra, che parla di conferma del fatto che nessuno avesse mai pesato di mettere le mani in tasca ai pensionati con la minima, alle opposizioni di centrodestra e del Movimento 5 stelle, che parlano di scampato salasso e di goffo dietrofront della maggioranza.

“E’ stato un confronto duro e serrato – spiega il presidente della Commissione Mario Olivieri di Abruzzo Civico – andato avanti per ben 12 sedute. Alla fine, però, è stato concordato di confermare anche per quest’anno il rimborso totale ai Comuni delle quote di compartecipazione, per il quale la Regione ha stanziato in bilancio circa 12 milioni di euro.

Sono necessari alcuni giorni per la redazione della norma, che la prossima settimana contiamo di licenziare. Questa soluzione è stata individuata soprattutto per un motivo: i nuovi criteri per il calcolo del reddito Isee (sulla base del quale saranno stabiliti gli scaglioni di compartecipazione) che saranno introdotti nei prossimi mesi.





Di qui la necessità di rinviare l’entrata in vigore del nuovo Regolamento al 2016, per evitare che si creino disparità di trattamento tra i cittadini destinatari del provvedimento”. Filippo Tronca

 

 

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