BAGARRE E TENSIONE IN AULA DOPO LA CADUTA DEI 2 MILA EMENDAMENTI

REGIONE: COLPO DI MANO, PASSA BILANCIO MINORANZA LANCIA FOGLI, ”ORA PROCURA”

30 Dicembre 2013 23:41

Regione - Politica

L’AQUILA – In un clima di grande tensione e in piena bagarre, con i voti del centrodestra e l’astensione dell’Unione di centro il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza prima la finanziaria, poco dopo le 21 con le altre opposizioni per protesta fuori dall’aula, e poi il bilancio, dopo le 22.

Le minoranze, che non hanno votato, sono insorte lanciando dure accuse e fogli di carta in aria dopo l’azione del centrodestra, paragonata a “un blitz tipico dei caschi blu”, di considerare irregolari i circa 2.000 emendamenti ostruzionistici che sono stati così cancellati con un colpo solo, spianando la strada a una votazione fulminea.

“È la sconfitta della democrazia, in 20 anni non avevo mai visto una cosa del genere”, ha tuonato il capogruppo dei Comunisti italiani, Antonio Saia.

Il centrosinistra ha annunciato denunce alla Corte dei conti e al governo nazionale e persino alla procura della Repubblica, in testa il capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, che da 4 giorni conduceva un’opposizione scatenata a questa sessione di bilancio.





Come ha spiegato l’assessore al Bilancio Carlo Masci, i circa 500 emendamenti alla finanziaria sono stati cancellati perché “intrusi e senza copertura fimanziaria”, la restante parte perché avrebbe stravolto l’equilibrio di bilancio.

Contestati duramente il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, e il presidente della Giunta abruzzese, Gianni Chiodi.

In questi quattro giorni di continui rinvii dalla mattina alla sera dell’inizio dei lavori del Consiglio, le opposizioni hanno sempre parlato di “bilancio falso” perché è stato presentato, a loro avviso, come sottolineato anche dalla Corte dei conti, senza approvazione dei due rendiconti 2012 e 2013 in violazione della legge nazionale che impone il pareggio di bilancio sotto il ferreo controllo della magistratura contabile.

Per questo il centrosinistra ha chiesto l’esercizio provvisorio, per adeguare i documenti nel mese di gennaio e procedere all’approvazione solo successivamente.

In relazione al bilancio, la maggioranza ha approvato un maxi-emendamento da circa 9 milioni di euro con poste aggiuntive per sociale, protezione civile, agricoltura, marineria, aree protette e cultura con tagli a varie voci sulle spese per il personale regionale e spese elettorali.





Per il centrodestra, il bilancio è regolare, non costituendo un ostacolo i rilievi della Corte dei conti.

Soddisfatti Chiodi e Masci per l’approvazione entro i termini del quinto bilancio consecutivo, “che continua un’azione di risanamento che, nel 2015, permetterà di liberare nuove risorse”. È anche l’ultimo strumento finanziario di questa legislatura, visto che nel mese di maggio del prossimo anno si vota.

“È un bilancio trasparente – ha assicurato nuovamente Chiodi in risposta agli strali – Si tratta di interventi di carattere generale e non c’è un solo euro destinato a singole situazioni o cosiddette ‘marchette elettorali’”.

Il bilancio di previsione 2014 della Regione Abruzzo ammonta a 5 miliardi 950 milioni di euro (circa 600 milioni in meno dell’anno precedente).

Come spiegato da Masci, “abbiamo pensato al sociale, alla cultura, a riserve e parchi, sanità trasporti e protezione civile. La Corte dei conti? I revisori hanno espresso parere favorevole, specificando che le criticità vengono dal passato”.

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