L'AQUILA – È partita la corsa per il posto da capogruppo dentro Forza Italia in Consiglio regionale, dopo la “scissione a freddo” consumata con gli ex colleghi del Popolo della libertà transitati nel Nuovo centrodestra di Angelino Alfano.
Per il ruolo di guida della pattuglia, che potrebbe essere formata da 14-15 componenti, al momento sono in lizza Riccardo Chiavaroli, Luca Ricciuti e Lorenzo Sospiri.
I primi due, forzisti della prima ora, sono stati anche i pasdaran del nuovo corso berlusconiano, insieme all'assessore Gianfranco Giuliante, il terzo, un ex di Alleanza nazionale, non ha mai manifestato un grande entusiasmo per la rinascita della bandierina tricolore, ma ora è nel partito a tutti gli effetti.
Al momento il borsino non dà uno dei tre in vantaggio sugli altri, anche se la nomina di Ricciuti o Sospiri, darebbe il via libera a un tetris di poltrone, visto che sono presidenti di commissioni, per cui scatterebbe l'incompatibilità.
Per questo, Chiavaroli potrebbe incassare una sorta di preferenza da parte di chi vuole smuovere le acque il meno possibile, il governatore Gianni Chiodi in primis, che avrebbe fatto volentieri a meno anche della separazione con i “fratelli-coltelli” alfaniani.
Di contro, dalla sua Ricciuti potrebbe rivendicare la postazione in quanto ha una promessa pendente, mai mantenuta, di entrare nell'esecutivo regionale e, inoltre, potrebbe rafforzare la visibilità del movimento sull'Aquilano, il territorio dove Fi sembra più in difficoltà, anche per le defezioni dell'ex coordinatore pidiellino, il deputato Filippo Piccone, e del presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, entrambi approdati nel Ncd.
Mentre Sospiri potrebbe contare sul supporto dei colleghi provenienti da An, che sono sette, la metà della consistenza del gruppo.
La sfida entrerà nel vivo dopo che l'Ufficio di presidenza dell'Emiciclo avrà deliberato formalmente la separazione tra le due anime del centrodestra, quando gli esponenti di Fi saranno chiamati a fare la scelta definitiva.
Nel frattempo, Alessandra Petri ha annunciato l'addio al Pdl e l'ingresso nel gruppo misto, in quota maggioranza. Presto potrebbe seguirla Emiliano Di Matteo, come la Petri ormai parte integrante del progetto di Fratelli d'Italia. (pi.bi.)
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