REGIONE ABRUZZO: MARSILIO, ”AUTONOMIA SOLO SE CONVIENE AI CITTADINI”

19 Marzo 2019 16:04

Regione - Politica

L'AQUILA – “Se l'autonomia dovesse rivelarsi uno strumento utile per accrescere competenze e risorse e velocità di intervento per i cittadini, la sposeremo, diversamente se sarà un strumento che penalizza le aree deboli del Paese tra cui l'Abruzzo, faremo le nostre valutazioni contrarie”.

Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, di Fratelli d'Italia ad Abruzzoweb, a margine della prima seduta di lavoro del consiglio regionale.

L'Abruzzo, assieme al Molise, è l'unica regione in Italia che non ha avviato l'iter del “regionalismo differenziato”, che prevede l'attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, rispetto allo stato centrale. Avendo di conseguenza la possibilità di trattenere più risorse economiche, invece di versarle nella cassa centrale. 





Una controversa riforma, fortemente voluta dalla Lega al Governo, e di gran lunga prima forza ne consiglio regionale abruzzese, verso una forma “soft” di federalismo. Osteggiata da chi teme una “secessione dei ricchi”: le regioni del centro nord, versano alla Stato più di quanto ricevono, e una volta acquisite più competenze, potranno nelle modalità da stabilire, trattenere più risorse economiche.

Da destinare al loro sistema sanitario, che rappresenta in media l'80 per cento del budget di una regione, e ancora al sistema scolastico, alla formazione, ai trasporti, alla viabilità, alle politiche attive del lavoro, alla valorizzazione dei beni culturali e ambientali, alla promozione e organizzazione di attività culturali.

A discapito però, questo il punto, delle regioni più povere, tutte quelle del sud, tra cui l'Abruzzo, che ricevono più di quello che versano, e hanno un pil procapite inferiore alla media dei 30 mila euro l'anno. 

A sollecitare Marsilio di prendere posizione su questo tema è stato in aula Giovanni Legnini, candidato presidente della coalizione di centrosinistra, ed ora consigliere di opposizione. 





“Ricordo che uno dei fautori – ha dunque risposto Marsilio – è anche il governatore dell’Emilia Romagna, non sono solo i governatori della Lega ad averla chiesta. Su questo argomento ho detto più volte che non ho pregiudizi ma credo vada fatta in una cornice di solidarietà nazionale e con la dovuta perequazione e solidarietà. Dobbiamo fare i conti per capire se conviene agli abruzzesi avere un rapporto nuovo e diverso con lo Stato centrale – ha concluso il Governatore – considerando che non partiamo con le stesse condizioni di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna. Se mi verranno date le dovute garanzie non avrò problemi ad intraprendere questo percorso”. 

 

 

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