SINDACATO DIRER DURISSIMO CONTRO NUOVA GIUNTA DI CENTRODESTRA, ''IMMOTIVATE DISPARITA' DI TRATTAMENTO'', ''SI FA CARTA STRACCIA DEL MERITO˝

REGIONE ABRUZZO: DIRIGENTI IN RIVOLTA, ‘MIRE SPARTITORIE IN RIORGANIZZAZIONE ENTE’

20 Maggio 2019 10:37

Regione - Politica

L'AQUILA – “Assoggettamento degli uffici regionali a obiettivi spartitori e di potere di qualche alto burocrate”, “immotivate disparità di trattamento”, scarsa o nulla considerazione delle “professionalità, competenze e le funzioni, secondo criteri di bravura e competenza”.

Sono parole pesanti come pietre, scagliate verso la nuova maggioranza di centrodestra di Marco Marsilio, quelle  dei dirigenti della Giunta regionale abruzzese, riunitosi il 15 maggio all’Aquila. , e che oggi in una durissima nota a firma di Silvana De Paolis, segretario regionale del sindacato Direr-Fedirets, boccia senza appello, già ai suoi esordi la riorganizzazione della macchina amministrativa dell'ente, di cui si sta occupando in primis l'assessore con delega al Personale Giudo Liris di Fratelli D' Italia, e come ovvio il presidente Marsilio.

Una riorganizzazione, tuonano i dirigenti, che sta partendo con nel modo sbagliato, perché “non si comincia dai piedi, ma dalla testa, se si vuol seguire un percorso logico e virtuoso”, e in cui c'è il sospetto tremedo di “logiche spartitorie”.

Ironia della sorte, Il Direr era stato altrettanto duro nei confronti della passata maggioranza di centrosinistra, del presidente Luciano D'Alfonso, partito democrartico, a seguito dell'epoca riforma della tecnostruttura, che ha introdotto la figura del direttore generale e ridisegnato i dipartimenti, con conseguente giro di trasfrimenti e cambi di comptenze di funzionari e dirigenti.





E lo stesso centrodestra, in campagna elettorale, aveva promesso di mettere mano ai “danni” creati da quella riforma. 

Ma a dar retta ai dirigenti, ben altri sembrano essere in queste prime battute della legislatura, le priorità della nuova maggioranza.

I dirigenti della Giunta denunciano infatti “la grave situazione della macchina amministrativa regionale ed il processo di assoggettamento degli uffici regionali ad obiettivi spartitori e di potere di qualche alto burocrate”.

Causa del malcontento è in particolare la decisione della Giunta regionale di approvare la delibera denominata “C.C.N.L. – Funzioni Locali” Disciplina dell’Area delle posizioni organizzative. Criteri per il conferimento, la revoca e le graduazioni delle PO”, con la quale si attribuisce un “peso economico” selettivo alle incombenze dei funzionari.





L’errore secondo la Direr-Fedirets è che “in Regione Abruzzo manca ancora la riorganizzazione delle posizioni dirigenziali, dalle quali si sarebbe dovuto partire, per seguire, poi a cascata, con quelle dei funzionari, secondo una visione strategica ed organica dell’intera struttura.

“Ma ancor più grave, è che la graduazione è stata fatta male – prosegue De Paolis -, in tempi troppo ristretti, non soppesa l’effettivo lavoro svolto ed il cursus honorem dei dipendenti e sconta immotivate disparità di trattamento che non premiano le professionalità, le competenze e le funzioni, secondo criteri di bravura e competenza. Come se ciò non bastasse, a causa della ristrettezza delle risorse disponibili, rimarranno scoperti posti strategici col rischio di interruzione di importanti attività”.

E’ evidente, per la sindacalista, che “errate differenziazioni economiche minano alla base il benessere organizzativo dell’Ente, alimentano i conflitti e demotivano il personale, facendo carta straccia delle capacità e del merito. Il Sindacato avverte che gli effetti ricadranno deleteri sui bisogni dei cittadini ai quali l’Ente pubblico deve dare risposte etiche, efficienti, efficaci e veloci. I dirigenti chiedono, dunque, al presidente Marsilio, “di rivedere tutta la procedura per la graduazione degli uffici e di avviare una vera riorganizzazione delle strutture della Giunta secondo visione strategica di lunga durata e con una migliore distribuzione delle risorse umane e finanziarie, programmando anche l’assunzione di nuovo personale, in vista dei pensionamenti per quota 100”.

Questo perchè “i dirigenti vogliono essere parte attiva del processo di cambiamento, difendono con forza e determinazione l’alto valore della funzione del dipendente pubblico, nel comune obiettivo di modernizzare l’amministrazione per il miglioramento generale delle condizioni dell’Abruzzo e si dichiarano disponibili a proporre soluzioni organizzative condivise. Per questo chiedono un incontro con il presidente Marsilio e con tutta la Giunta”.

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