REGIONE: 186 NUOVE ASSUNZIONI NEL 2020 ECCO PIANO CENTRODESTRA, ‘BANDI A MARZO’

9 Dicembre 2019 01:20

Regione - Cronaca

L'AQUILA – L'anno che verrà sarà segnato da maxi concorsi della Regione Abruzzo targata centrodestra, pronta ad assumere ben 186 nuovi dipendenti, di cui 70 per rinforzare, con i famosi tutor, i centri per l'impiego, che devono far fronte alla valanga di procedure e mansioni in seguito all'istituzione del reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del Movimento 5 stelle.

C’è già una previsione: bandi entro il prossimo mese di febbraio.

La mega-infornata avrà un costo aggiuntivo di 4 milioni di euro l'anno, a cui si aggiungono 2,5 milioni di fondi ministeriali per il potenziamento dei centri dell'impiego.

I sostanziosi innesti di nuove risorse umane si sono resi necessari dall'effetto di una altra epocale riforma, approvata nella breve vita dell'ora defunto governo giallo-verde, questa volta targata Lega, quella di “quota cento”, che in Abruzzo, è stato calcolato, porterà nel 2020 ben 120 dipendenti ad anticipare la fatidica ora del pensionamento; a queste “defezioni” si aggiungono i 100 andati in pensione da gennaio a novembre di quest'anno e agli oltre 100 prepensionati nella legislatura di centrosinistra di Luciano D'Alfonso, del Partito democratico.





La strategia è dell’assessore regionale al Personale Guido Liris, attraverso il braccio operativo del direttore del dipartimento Risorse e Organizzazione, Fabrizio Bernardini, che sta già lavorando alla predisposizione dei bandi. Con una consapevolezza: occorrerà uno sforzo organizzativo straordinario.

Basta farsi due conti: nel 2017 ad un bando per appena 37 posti a tempo determinato, avevano fatto domanda oltre 3 mila persone da tutta Italia. Con le debite proporzioni, a questo giro i candidati potrebbero superare dunque quota 20 mila.

I bandi, almeno nelle intenzioni, dovrebbero essere pubblicati tutti entro marzo.

Un primo bando dovrebbe riguardare 20 funzionari economisti, amministrativi e ingegneri, di categoria ''D'', livello contrattuale che vale, come stipendio base 32 mila euro lordi l'anno, a cui si aggiungono poi i premi di risultato e di funzione. Un secondo bando dovrà essere riservato a 50 tecnici contabili e amministrativi, categoria “C”, che corrisponde ad uno stipendio base di 25 mila euro lordi l'anno.





E poi come detto ci dovrà essere un terzo bando per 70 addetti dei Centri dell'Impiego, oggi fortemente sotto organico, transitati alla Regione dalle province con la riforma Delrio, e che ora avranno un ruolo decisivo nella fase due della riforma del reddito di cittadinanza. trovare lavoro ai percettori dell'assegno.

Da definire le figure in organico carenti e da rimpiazzare per gli ulteriori bandi e assunzioni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, va evidenziato, l'aggravio di spesa per le casse della Regione, ovvero dei contribuenti, sarà minimale: a compensare i maggiori esborsi di 4 milioni, saranno infatti i sondi risparmiati con i pensionamenti.

La spesa per il personale, che ammonta a 1.330 dipendenti, resterà sostanzialmente a 73 milioni di euro l'anno.

Costo che ha subito una consistente riduzione, di 8 milioni di euro, con il piano di prepensionamento deciso nella precedente legislatura del centro sinistra, accompagnato da un turn over ridotto al minimo: nel 2016, 2017 e 2018 sono andati via in  in 150, di cui solo il 20 per cento rimpiazzati.

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