REGIONALI: QUAGLIARIELLO, ”CHIAREZZA SU RINVIO VOTO, CENTRODESTRA STA RISCHIANDO”

28 Novembre 2018 06:30

Regione - Politica

L'AQUILA – “Il centrodestra in Abruzzo le elezioni può soltanto perderle, i partiti facciano in fretta. E se l'intenzione è quella di rinviare il voto, ce lo devono dire. Votare a febbraio, va riconosciuto, è del resto molto più complicato”.

Era venuto a L'Aquila, il senatore di Noi con L'Italia Gaetano Quagliariello, per parlare di due innovative app per promuovere cibi di qualità e i cammini dello spirito, promossi dall'associazione Idea di cui è presidente.

Inevitabilmente i cronisti gli hanno però messo davanti il boccone, sempre più indigesto, e la via crucis, rappresentata dall'estenuante vicenda della scelta del candidato presidente della Regione, con Fratelli d'Italia, che ripropone la terna Giandonato Morra, Massimiliano Foschi e Marco Marsilio, in guerra con gli alleati di Forza Italia e Lega, che vorrebbero candidati più competitivi.





Una lotta che spiazza i centristi della coalizione, come l'ex ministro e costituzionalista campano leader del movimento Idea eletto con il centrodestra nel collegio L'Aquila-Teramo, che a questo punto arriva a prendere in considerazione, pur di uscire dall'impasse, l'ipotesi di rinviare le elezioni da febbraio a maggio, in concomitanza con le Europee.

Quagliariello gradirebbe un candidato più di area moderata, avendo già contestato l'accordo nazionale che ha portato Fdi ad avere la facoltà di scelta del candidato in Abruzzo, metodo “deciso dai partiti, non da noi né dagli elettori”.

Evidenziando poi in occasione del congresso provinciale dell'Aquila di Idea  di sabato scorso, che il problema paradossalmente è che “oggi il centrodestra è troppo in vantaggio e quindi chiunque potrebbe essere eletto, ma questa situazione rischia paradossalmente di essere una trappola, perché dalla troppa certezza possono derivare errori che potrebbero essere fatali”.

Ieri a L'Aquila ha ribadito sostanzialmente lo stesso concetto: “Anche la scelta del candidato è un cammino dello spirito”, ha osservato Quagliariello. Ma visto appunto lo spirito molto poco collaborativo dei tre principali partiti, il centrodestra rischia davvero grosso.





Ecco così spuntare l'ipotesi del rinvio, perorata a piè sospinto, nella parte opposta dello schieramento politico, dal segretario nazionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale abruzzese, argomentando che si risparmierebbero parecchi milioni di euro.

Ipotesi su cui soprattutto si ragiona ormai anche nel centrodestra e nel centrosinistra, per l'ira del Movimento 5 stelle, l'unica formazione che ha il candidato presidente in campo, il consigliere regionale Sara Marcozzi, che invece ha tutto l'interesse a votare il prima possibile.

“Rimandare le elezioni non è ad oggi possibile per legge, è necessario un intervento legislativo. Se ci sarà, è bene che lo si sappia”, premette Quagliariello che poi sottolinea: “Io ritengo che votare a febbraio sia molto difficile. Ho fatto campagna elettorale qui in Abruzzo a gennaio e a febbraio, e non ne sono mai uscito bene dal punto di vista della salute”.

Il senatore precisa infine che “d'altra parte continuare a tenere la Regione in una fase di stallo per altri mesi non è una buona cosa”.

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