I CANDIDATI NCD DELLA PROVINCIA DELL'AQUILA SI PRESENTANO

REGIONALI: QUAGLIARELLO, ”NCD SARA’ PRIMO PARTITO CENTRODESTRA”

di Filippo Tronca

2 Maggio 2014 13:17

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Noi siamo il setaccio che ha separato grano dal loglio, selezionando i migliori amministratori. Vogliamo diventare la prima forza del centrodestra, una forza tranquilla responsabile”.

Usa l'enfasi di virgiliane metafore, Gaetano Quagliarello, coordinatore nazionale del Nuovo centro destra, oggi all’Aquila a presentare i candidati in Abruzzo e in Europa.





Ovvero Filippo Piccone, deputato di Celano (L'Aquila), che corre per le Europee, ''unico candidato abruzzese residente in Abruzzo” tiene a sottolineare. E i sette candidati alle regionali della provincia del capoluogo.

Ovvero l’imprenditrice di Avezzano Clementina Terra, l’ingegnere aquilano della Dompè Paolo Sasso, il medico e consigliere regionale di Avezzano Walter Di Bastiano, Angela Taccone, presidente del Consiglio comunale di Celano, Marco Saccoccia, imprenditore nel settore agroalimentare a Pratola Peligna, Nicolino Cenci di Castel di Sangro, la giovane imprenditrice aquilana Chiara Petrocco.

Ncd è alleata in Abruzzo con Forza Italia, a sostegno del candidato presidente di regione del centrodestra Gianni Chiodi. A Roma Ncd è invece al governo insieme al Partito democratico e in un rapporto molto conflittuale con Forza Italia.





Ma assicura Quagliarello che “non c’è alcuna contraddizione, quella di Ncd è solo senso di responsabilità sviluppato su piani diversi. Siamo entrati nel governo in un momento di emergenza e ci siamo impegnati in un piano di riforme – sottolinea – in una situazione difficilissima quando andare al voto senza legge elettorale sarebbe stata per il paese una tremenda mazzata in testa”.

“La campagna elettorale di Silvio Berlusconi? Mi sembra ripetitiva, quasi scontata, avrei potuta scriverla prima che cominciasse. Forza Italia rappresenta il passato – aggiunge – Abbiamo un grande dissenso politico rispetto Berlusconi, che usa nei nostri confronti una terminologia molto poco adeguata. Ritengo, però, che debba poter fare campagna elettorale nelle migliori condizioni, e più liberamente. Una voce in più è meglio di una voce in meno”.

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