IL SEGRETARIO DEL PD: ''PRIMA LE POLITICHE, POI DECIDEREMO NOMI E TEMPI'' MONITO AI ''CIVICI'' DI LUCIANO D'ALFONSO: ''NO A LISTE FUORI DAL PARTITO''

REGIONALI: PAOLUCCI STOPPA LE PRIMARIE. ”LA PEZZOPANE CORRE TROPPO, CALMA!”

di Pierluigi Biondi

9 Giugno 2012 08:05

Regione - Politica

L’AQUILA – “La candidatura per la presidenza della Regione va costruita per fasi, ne parleremo dopo le politiche”.

Dopo il senatore chietino Giovanni Legnini e il deputato aquilano Giovanni Lolli, anche il segretario abruzzese del Pd, Silvio Paolucci, stoppa l’idea lanciata dall’assessore comunale del capoluogo Stefania Pezzopane di accelerare nell’individuazione del candidato di centrosinistra alle regionali dell’anno prossimo attraverso le primarie.

“Quella della Pezzopane è una delle proposte in campo – spiega Paolucci – però bisogna rispettare le tappe: non sappiamo come sarà cambiato lo scenario politico da qui a dicembre 2013, mi sembra prematuro parlarne ora”.





“Prima di discutere di regionali – aggiunge il leader democrat – bisogna prepararsi per le primarie nazionali, in cui sarà candidato il segretario nazionale, Pier Luigi Bersani, poi verificare che assetto uscirà dalle urne e solo alla fine affrontare il tema sollevato dalla Pezzopane”.

Per Paolucci nessuno è garantito e non esistono posti opzionati per il Parlamento, soprattutto se rimarrà il “Porcellum”: “nel caso in cui si dovesse andare alle urne con le liste bloccate, ritengo sia giusto che il popolo del Pd si esprima per scongiurare il rischio di mandare a Roma dei nominati e basta”.

“L’Aquila fa bene a chiedere un maggiore protagonismo, purché lo si eserciti nei modi e nelle forme condivise”, dice ancora Paolucci in riferimento alle affermazioni del primo cittadino del capoluogo, Massimo Cialente, che durante un comizio ha chiesto maggiore peso per la città in regione e nel centrosinistra.





“Così come – è la riflessione – non mi dispiace che ci siano più nomi in campo: nel Pd ci sono almeno tre-quattro personalità di livello in grado di concorrere per la poltrona di governatore, e tra queste c’è sicuramente Lolli”.

Sulle alleanze Paolucci ha una posizione chiara, ma esercita prudenza: “bisogna allargare quanto più possibile la coalizione, sulla scia del patto tra moderati e riformisti di cui ha parlato Bersani durante la direzione nazionale del Pd, bisogna vedere come cambierà il panorama dei partiti da qui a pochi mesi, chi ci sarà ancora e chi no e quali forze, invece, si imporranno sulla scena”.

Un ultima battuta il segretario la riserva al movimento che si è aggregato intorno alle figure dei big del quinquennio d’oro 2004-2008 del centrosinistra abruzzese, l’ex sindaco di Pescara Luciano D’Alfonso, e gli ex assessori regionali Marco Verticelli, Donato Di Matteo e Antonio Boschetti: “credo vogliano dare un contributo nella scrittura del programma di governo, non immagino possibile, al contrario, che degli iscritti al partito possano formare delle liste civiche esterne al Pd”.

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