DOPO ANNUNCI CORSE SOLITARIE, NUOVO SPIRAGLIO PER UNITA' CENTRODESTRA

REGIONALI: ORA FORZA ITALIA E LA LEGA SI TENDONO LA MANO, ”PRESTO INCONTRO”

di Marco Signori

14 Agosto 2018 18:30

Regione - Politica

PESCARA – Prima due mesi di guerra, poi la pace sancita dal summit di Pescara del 28 luglio, poi di nuovo la rottura e oggi la mano tesa. Tra Forza Italia e Lega è ormai una telenovela in vista delle elezioni regionali abruzzesi.

Come c'era da aspettarsi, a frenare sulla corsa in solitaria annunciata dal coordinatore regionale della Lega Giuseppe Bellachioma, a cui gli azzurri hanno risposto con la stessa moneta tramite il deputato Antonio Martino, sono stati i piani nazionali, lo ha fatto in particolare il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, plenipotenziario di Salvini.

Ma nulla ancora è detto: l'impressione che si ha è che il destino dell'alleanza in Abruzzo sia legato a doppio filo alle sorti di quella nazionale tra Berlusconi, all'opposizione insieme a Fratelli d'Italia, e il ministro degli Interni.

I toni, tuttavia, appaiono già più concilianti, e nonostante entrambi i partiti si apprestino a sondare gli umori dell'elettorato sui propri candidati – gli azzurri Mauro Febbo, Paolo Gatti, Umberto Di Primio e gli outsider Mauro Angelucci, Daniele Sebastiani, Graziano Marcovecchio, Roberto Marotta e Michele Borgia e i salviniani lo stesso Bellachioma, Luigi D'Eramo, Fabrizio Di Stefano e Paolo Primavera – Bellachioma ribadisce di essere “un soldato, quindi se mi arrivano ordini obbedisco”.

Appare fermo rispetto alla presa di posizione di appena quattro giorni fa, quando aveva annunciato la corsa in solitaria, che secondo lui è servita a “far riflettere Forza Italia”, e si dice pronto a incontrare nuovamente il suo collega azzurro, Nazario Pagano.





Quest'ultimo, raggiunto da AbruzzoWeb, non esita ad affermare che “ne sono lieto, ne sono davvero lieto!”.

“Sono l'uomo più diplomatico del mondo e amo relazionarmi con il prossimo. Se chiamerò Bellachioma? Senz'altro – dice Pagano – non v'è dubbio”.

“Quello che ha detto Giorgetti e che condivido”, chiarisce poi Bellachioma, “è che è normale che Forza Italia a livello nazionale vota con il Partito democratico, ci può stare visto che sono entrambi all'opposizione, quello che non si capisce è che facciamo una riunione, decidiamo una linea e poi non solo non tengono in considerazione quello che abbiamo detto, ma addirittura continuano con presunzione a dire che sono il primo partito!”.

“Ho voluto tirare uno schiaffo per risvegliare le coscienze – aggiunge il coordinatore leghista – come ha detto Salvini, Forza Italia deve chiarire se continuare ad avere una linea ambigua sposando tesi vicine al Pd, come ha dimostrato con l'Agir e con la legge elettorale, tanto che Marco Rapino attacca la Lega per difendere Forza Italia, e allora è normale che vogliamo andare da soli”.

In ogni caso, ribadisce Bellachioma, “la decisione finale spetta a Salvini, il bene supremo va oltre le decisioni locali, su questo non ci piove”.

“È pure vero”, ribadisce il deputato, “che un segnale andava dato, non ho espresso quella posizione per ambizioni personali, chi mi conosce sa che per quattro anni ho costruito un partito dal nulla, ho solo richiamato il centrodestra ad uscire da posizioni non chiare, se i presupposti sono questi, a questo gioco non ci sto. Però ho anche teso una mano sperando che questa cosa facesse riflettere Forza Italia”.





Bellachioma poi avverte, “la mia uscita non è stata sul candidato, non ho detto di correre da soli perché avessimo deciso chi fosse il candidato e volessi imporlo, era per dare un taglio ad alcuni atteggiamenti che manifestavano poca chiarezza e ambiguità”.

“Ho paura – insiste il leghista – che si possa ripetere l'esperienza fallimentare di Teramo dove per il bene comune ho accettato di sostenere Giandonato Morra, la Lega ha fatto un risultato lontano dalle aspettative, se vogliamo prendere la Regione iniziamo a riconoscere le cose: la percezione della gente è che la Lega è la forza trainante del centrodestra, un po' di rispetto!”.

Ma il dibattito nel centrodestra, nonostante il periodo di ferie ferragostane, è molto forte.

Martino, intanto, in una nota ha chiuso la polemica, durata lo spazio di un pomeriggio, tra i coordinatori dell'Aquila di Forza Italia, Stefano Morelli, e Fratelli d'Italia, Michele Malafoglia.

“Pierluigi Biondi è una grande risorsa – ha scritto il deputato – il modello vincente dell'Aquila dovrebbe essere un esempio per le prossime consultazioni abruzzesi”.

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI:


    Abruzzo Web