REGIONALI: MASCI, ‘GRILLO? FENOMENO IN ESPANSIONE MA ZERO PROPOSTE’

di Elisa Marulli

21 Maggio 2014 13:33

Regione -

L’AQUILA – “Prima la casa bruciava, noi abbiamo spento l'incendio e l’abbiamo ricostruita. Ora dobbiamo metterci letto, divano e televisione. Ma abbiamo un tetto dove stare, mentre cinque anni fa stavamo all’aperto mentre la casa andava a fuoco”.

Una metafora per spiegare il risanamento dei conti della Sanità, quella che usa Carlo Masci, assessore regionale uscente e candidato alle prossime elezioni sia al Comune di Pescara, conn la lista di Pescara futura in appoggio al candidato sindaco Luigi Albore Mascia, sia come consigliere regionale nella lista Abruzzo Futuro con Gianni Chiodi candidato presidente.

Campagna elettorale agli sgoccioli. Qual è la sua sensazione sulle intenzioni della gente rispetto al voto? C’è sfiducia e disinteresse o meno?

Ho una lista civica radicata sul territorio e contatti diretti con la comunità che rappresento, e devo dire che questo disinteresse non lo percepisco, anzi: c’è grande partecipazione e la ferma volontà di conoscere le attività svolte per capire il processo che l’Abruzzo ha portato avanti in questi anni.

In piazza a Pescara, per Beppe Grillo, c’erano circa 20 mila persone. Come vede il movimento 5 stelle?





Sicuramente è un fenomeno che si sta espandendo. Non vedo però la proposta, ma un blocco sociale cementato attorno alla rappresentazione di situazioni critiche. Mi aspetto di capire come risolveranno i problemi davanti a un’effettiva attività di governo. C’è chi fa proposte serie, chi non fa proposte e chi racconta favole.

Noi cerchiamo di avere i piedi per terra e proporre soluzioni, tant’è che 5 anni fa la campagna elettorale si è fatta sul fallimento della Regione Abruzzo, mentre oggi nessuno direbbe che la Regione è fallita. C’è stato un percorso di risanamento e miglioramento, c’è ancora molto da fare ma la strada intrapresa è evidentemente quella giusta visto che 5 anni fa eravamo la Regione più indebitata.

Nella polemica in atto sulla mobilità passiva della sanità, da assessore regionale al Bilancio cosa si sente di dire?

La mobilità passiva è un aspetto della sanità e pesa il 2%, quindi non incide affatto sul pareggio di bilancio: ciò significa che nonostante il 2% delle prestazioni venga effettuato fuori regione, il costo complessivo della sanità è inferiore alle risorse che abbiamo a disposizione.

Sei anni fa la mobilità passiva era più bassa, ma il bilancio era in deficit di 600 milioni di euro l’anno. Il dato che interessa è il pareggio, perché questo significa una tassazione maggiore per i cittadini.

Adesso è ovvio che dobbiamo fare in modo che gli abruzzesi usufruiscano totalmente delle prestazioni in regione, ma non avremmo potuto farlo senza mettere prima a posto i conti.





Un altro tema caldo è quello che interessa la questione dell’aeroporto d'Abruzzo, con la chiusura di notte e l’allarme dei sindacati di un ridimensionamento. Che rischi ci sono?

In questi 5 anni noi come Regione abbiamo dato risorse provando tutte le operazioni possibili in una condizione difficile sia in termini di disponibilità che di procedure. Abbiamo fatto in modo non chiudesse, nel frattempo l’aeroporto di linea è fallito. La nostra gestione, nonostante i pochi voli, ha permesso all’aeroporto di andare avanti, e così sarà.

Il Nuovo Centrodestra e Forza Italia a Pescara si sono divisi sulla candidatura del sindaco. La spaccatura resterà anche in caso di ballottaggio?

Voglio premettere che le spaccature del centrodestra non sono più ampia di quelle che ci sono state nel centrosinistra. Penso che al secondo turno ci sia la possibilità di ricompattarsi.

La valutazione fatta da noi è che l’amministrazione passata sia stata assolutamente positiva, avendo fatto ha fatto 52 milioni di opere pubbliche senza avere nessuna macchia dal punto di vista della bontà degli atti amministrativi. Ho deciso di candidarmi perché credo che ogni politico debba  misurarsi prima con il consenso nella propria città.

In Regione siamo stati la forza più innovativa e abbiamo colto risultati che nessuno in Italia ha colto. Voglio, sia a Pescara sia in Regione, continuare questo lavoro.

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