CAOS CENTRODESTRA: NUOVA POLEMICA, DEPUTATO SALVINIANO BELLACHIOMA DURO SU FB CON L'ONOREVOLE AZZURRO CHE HA IPOTIZZATO SCELTA PRESIDENTE ABRUZZO DA FDI A FI. MARSILIO: CAMBIO FANTAPOLITICA

REGIONALI: LEGA ATTACCA FORZA ITALIA, BELLACHIOMA A MARTINO, ”PRESUNTUOSO”

di Alessia Centi Pizzutilli

4 Novembre 2018 19:29

Regione - Politica

L’AQUILA – Forza Italia regionale svela che a Roma è in atto una trattativa per cambiare la Basilicata, casella che andrebbe a Fratelli d’Italia, con l'Abruzzo, regione che andrebbe a Fi, cambiando così la decisione del tavolo nazionale di metà settembre, che aveva consegnato ai meloniani la scelta del candidato presidente del centrodestra alle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo.

Fdi, per bocca del senatore Marco Marsilio, romano di origini abruzzesi, componente della terna dei papabili decisa dal partito più piccolo della coalizione, replica che lo scambio è fantapolitica. 

Alle interviste concomitanti del deputato abruzzese di Fi, Antonio Martino, pubblicata oggi dal quotidiano Il Centro e a quella dello stesso Marsilio sul Messaggero, fa seguito l'intervento su Facebook del coordinatore regionale e deputato della Lega, Giuseppe Bellachioma, che in particolare accusa martino di “dichiarazioni prive di umiltà e di rispetto”.

Nell'intervista al Centro, Martino ha gettato nella mischia, oltre a sé stesso, anche i consiglieri regionali Mauro Febbo e Paolo Gatti.





Dopo due giorni di tregua, è di nuovo polemica, l'ennesima, nel centrodestra abruzzese, che vive un pericoloso stallo perché ancora alle prese con la scelta del candidato alla presidenza. 

Il grave ritardo rischia di compromettere il vantaggio del centrodestra in Abruzzo e, conseguentemente, di rimettere in gioco il M5s, che da settimane ha fatto la scelta candidando il consigliere regionale Sara Marcozzi e il centrosinistra, che peraltro ancora attende lo scioglimento del nodo dell'ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini: ulteriore aggravante, nel centrodestra molti sottolineano che nelle 4 regioni al voto nel 2019, l'Abruzzo è la prima ad andare alle urne, mentre, in Piemonte, Sardegna e Basilicata le elezioni non sono ancora state fissate.

La prossima settimana potrebbe riunirsi di nuovo il tavolo di centrodestra a Roma, al quale deve essere ancora essere presentata la terna scelta da Fdi in Abruzzo, costituita, oltre che da Marsilio, anche dal coordinatore regionale Giandonato Morra e dal giovane cardiochirurgo Massimiliano Foschi, in rappresentanza della cosiddetta società civile, entrambi di origini pugliesi.

A tale proposito, secondo quanto emerso a Roma, Silvio Berlusconi, dopo la bocciatura comunicatagli dal coordinatore regionale e senatore azzurro, Nazario Pagano, avrebbe già comunicato la contrarietà allo stesso leader Giorgia Meloni.

In sostanza per Fi abruzzese i tre nomi, se pur rispettabili, non sono all'altezza dal punto di vista politico per vincere le elezioni regionali. 





“Alla fine il tridente forzista potrebbe diventare l’alternativa ai tre nomi proposti da Fdi”, dice l’onorevole azzurro.

Più cauto, invece, Nazario Pagano, “ho portato avanti una battaglia per ottenere il candidato presidente di Regione. Se Giorgia meloni ritiene per motivi interni al suo movimento politico, che sia più semplice e opportuna la candidatura in Basilicata e ci offre la possibilità di un cambio, per noi di Forza Italia è oro colato. Ci fa più che piacere. Ho sempre detto – sottolinea – che non mettiamo in discussione un accordo stipulato a livello nazionale alla presenza di Silvio Berlusconi, ma se i Fratelli d’Italia ce lo proporranno, saremo felicissimi, anzi molto di più. Ma devono essere loro a chiederlo”.

Non sembra essere sulla stessa linea di Martino, il senatore Marsilio, che al Messaggero dice: “Gli accordi sono stati fatti e tra persone perbene si rispettano. Noi abbiamo sempre rispettato gli impegni in tutte le province e le regioni, dove ci è toccato sostenere altri candidati.  Altrettanto succede viceversa. Posso capire che a livello territoriale ci siano personalità, anche importanti e qualificate, che nutrivano ambizioni e che per questo possa esserci un po' di scontento. Capita, succede: ci se ne fa una ragione e si va avanti”.

Nella riunione della direzione abruzzese di Fi di lunedì scorso,  oltre a sottolineare la non “abruzzesità” dei tre, i dirigenti azzurri avevano sottolineato di avere una classe dirigente all'altezza della situazione e di essere pronti a scendere in campo.

Il giorno dopo, con il solito post su Facebook, Bellachioma aveva sottolineato che “la gente è stanca delle tarantelle. Se uno non sa nuotare in una piscina non può di certo pretendere di attraversare un mare. A buon intenditore poche parole”, parole che molti hanno pensato essere indirizzate a Fdi, ma oggi si contraddice chiedendo rispetto “non soltanto verso un partito come la Lega che, in Abruzzo forte nei sondaggi ma coerente verso gli accordi nazionali del centro destra (e pur non avendo avuto il candidato Presidente), con serietà è pronta alla battaglia per vincere le elezioni regionali e sostenere colui che dovrà rappresentare l’intera coalizione, ma soprattutto verso un popolo intero che ci vuole vedere tutti uniti, compresi quei movimenti civici che sono di certo un grande valore aggiunto, e non divisi”.

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