EX SINDACO AVEZZANO, LEADER RETI CIVICHE: ''PARTITI SUPERATI. PRESIDENTE? NO IMPOSIZIONI''

REGIONALI: DI PANGRAZIO, ”FUTURO E’ CIVICO, PUNTIAMO A OLTRE IL 10%, DOPPIEREMO FI”

13 Ottobre 2018 08:00

Regione - Politica

AVEZZANO – “Il futuro è nei movimenti civici, perché vicini ai cittadini e predisposti all'ascolto, le reti civiche contano di superare il 10 per cento e doppiare Forza Italia”.

L’ex sindaco di Avezzano (L’Aquila), Giovanni Di Pangrazio, è un fiume in piena: in un'intervista ad AbruzzoWeb prevede un grande risultato alle elezioni regionali del 10 febbraio prossimo per le civiche d’Abruzzo che nei mesi scorsi erano collegate al centrodestra ma che ora “sono aperte a fare discorsi con tutti sia in entrata sia come alleanza”.





“Basta coi partiti, soprattutto se questi diventano così personalizzati com'è avvenuto in Abruzzo, dove il Pd è stato completamente asservito a D'Alfonso”, prosegue Di Pangrazio, che ad Avezzano nel giugno dello scorso anno ha perso al ballottaggio contro il centrodestra del sindaco Gabriele De Angelis, dopo aver vinto nettamente al primo turno.

L’ex sindaco lancia stoccate soprattutto a Forza Italia e al Partito democratico, partito a cui appartiene il fratello minore Giuseppe, presidente del Consiglio regionale, “arroccati su decisioni romane”, e ribadisce l'interesse delle reti civiche verso la figura di Fabrizio Di Stefano, ex parlamentare azzurro, tesserato a Foza Italia, simpatizzante della Lega, che dopo l’assegnazione a Fratelli d’Italia della scelta in Abruzzo del candidato presidente della coalizione, sta conducendo la sua battaglia per la candidatura a governatore fuori dai partiti.

Il raffreddamento del gradimento nei confronti del centrodestra è legato proprio alla decisione del tavolo romano nell’ambito della ripartizione delle quattro regioni al voto nel 2019: “Di Stefano in questo momento è l'unico che ha costruito un progetto di gestione della regione ed è uno di quelli a cui guardiamo con attenzione”, chiarisce Di Pangrazio, “non accetteremo alcuna imposizione da Roma perché a quel punto faremo scelte diverse anche se siamo aperti al dialogo. Con la Lega ad esempio c'è stato e continua ad esserci un grosso dialogo”.





“Bisogna prendere atto del superamento dei partiti”, spiega ancora il 63enne ex sindaco di Avezzano (L'Aquila), oggi tornato al suo lavoro di dirigente della Provincia, della quale è stato a lungo direttore generale, “e della lontananza ormai evidente tra i partiti tradizionali, in particolare Pd e Forza Italia, e i cittadini”.

“L'ascolto dei cittadini non sanno ormai cosa sia, solo Lega e Cinque stelle interagiscono molto e hanno successo – continua Di Pangrazio – Noi abbiamo costruito una rete di liste civiche che quasi sicuramente già la prossima settimana costituirà un unico soggetto a cui potranno federarsi anche le liste locali o quelle che vogliono costituirsi, formate da sindaci e amministratori locali”.

Delle reti civiche che insieme a Di Stefano stanno conducendo un tour nei comuni abruzzesi per presentare programma ed uomini, fanno parte Liberal Abruzzo dell'ex parlamentare Daniele Toto, Azione Politica dell'imprenditore Gianluca Zelli, titolare del brand nazionale Humangest, Noi Abruzzo dell'imprenditore di Sulmona Piergiorgio Schiavo e L’Aquila futura di Roberto Santangelo.

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