REGIONALI: DELRIO, ‘DA ABRUZZO ARRIVERA’ SEGNALE FORTE CONTRO GOVERNO LEGHISTA’

25 Gennaio 2019 12:12

Regione -

L'AQUILA – “Dall'Abruzzo può arrivare un forte segnale: basta chiacchiere, il paese si è fermato, per colpa del governo a trazione leghista. E dall'Abruzzo può partire il rinnovamento del centrosinistra, mettiamo in campo forze giovani e capaci, e un candidato presidente della Regione, Giovanni Legnini, che ha grande esperienza e che vuole bene al suo territorio”.

Così il capogruppo del Partito democratico alla Camera, Graziano Delrio, ex ministro per gli Affari regionali e poi delle Infrastrutture e dei Trasporti, oggi ospite del comitato elettorale dei candidati del Pd al Consiglio regionale Pierpaolo Pietrucci e Patrizia Masciovecchio, in piazza Duomo all’Aquila.

Abruzzoweb ha seguito l'evento in diretta video.
Presente la deputata del Pd Stefania Pezzopane, il consigliere comunale e segretario Pd L'Aquila, Stefano Albano. Assenti giustificati il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli,a Roma per la vertenza dei call center, e Massimo Cialente, per motivi familiari.





“Dopo la sconfitta del 4 di marzo – ha esordito Delrio – stiamo ricostruendo un centrosinistra che ha le carte in regola per essere alternativo al centrodestra, egemonizzato dalla Lega, che fa molta propaganda e pochi fatti. Per quanto riguarda M5s dico solo che è un voto inutile. Abbiamo avuto aumenti di occupazione per 15 trimestri consecutivi, grazie ai nostri incentivi e politiche, ora si registra un calo. Con l'ecotassa metteranno in crisi la Fiat e perderemo importanti investimenti, e decine di migliaia di posti di lavoro. Quota 100 per andare in pensione va bene per chi ha poche decine di migliaia di persone, che hanno regolarità contributiva. Si sono fermati gli investimenti, da due trimestri il paese non cresce più”.

Ha dunque preso la parola la candidata Masciovecchio, direttore dell'Unita operativa di medicina legale della Asl Avezzano- Sulmona-L'Aquila. 

“Sono un medico e sono fortemente preoccupata dagli effetti che potrebbe avere, anche per l'Abruzzo il 'regionalismo differenziato', tanto caro alla Lega: le Regioni più ricche potranno gestire in proprio la sanità, trattenendo buona parte della fiscalità regionale. Questo significherebbe la distruzione della sanità pubblica, ci saranno una sanità di serie A e una di serie B, e immagino sarà anche introdotti limiti alla mobilità attiva è di una gravita assoluta”.

A sua volta il candidato Pietrucci, consigliere regionale uscente, ha suonato la carica, spiegando che “i sondaggi ci danno in grande crescita, giorno dopo giorno. Stiamo costruendo un progetto che parte dalle cose fatte, di cui siamo fieri, e propone progetti forti e fattibili per gli anni a venire. Per quel ci riguarda uno di questi è la fiscalità di vantaggio, per le aree interne svantaggiate, abbiamo pronta una pianificazione per gli impianti sportivi, parleremo di diritti civili e molto altro nei prossimi giorni. C'è poi una priorità strategica per l'Abruzzo: la ferrovia veloce con Roma. Si può fare, servono 1,5 miliardi, per un ora e dieci minuti di percorrenza”.





Delrio ha poi lodato il “coraggio e la tenacia” del popolo aquilano che sta ricostruendo la città e il territorio, ed entrando nel merito del nuovo Codice degli appalti, che ha la paternità anche di Delrio, ha sottolineato: “Cosa ferma la ricostruzione pubblica in Italia e anche nel cratere sismico aquilano? Il governo sbaglia diagnosi, la colpa non è del Codice degli appalti: manca la qualità dei progetti, e delle stazioni appaltanti. Un bando fatto male genera infatti contenziosi in tribunale. Ebbene, il codice appalti cerca di risolvere questo vulnus. E pone un freno ai rincari in corso d'opera. Su una questione così delicata serve una discussione serena: un appalto prima del 2016, prima cioè del nuovo Codice, durava in media 12 anni, ora questa soglia si sta abbassando e inoltre aumentano gli affidamenti dei lavori da parte di Regioni, Province e Comuni, anche grazie alle risorse che abbiamo negli anni messo a disposizione, per tante e importanti opere pubbliche”. 

“Il vero problema in Italia – spiega poi l'ex ministro – è che nel mondo degli appalti c'è troppa corruzione, troppe 'interferenze'. Ecco perché ritengo un grave errore di questo governo aver alzato la soglia economica per gli affidamenti diretti. Assurdo che il Movimento 5 stelle voleva regole ancora più stringenti su questo tema, e ora votano come se niente fosse l'innalzamento della soglia”. 

Pezzopane, anche alla luce dei numerosi emendamenti presentati e respinti sulle urgenze della ricostruzione, ha ricordato che “Delrio era sottosegretario alla Presidenza del Consiglio quando la ricostruzione dell'Aquila soffriva la carenza di fondi, con lui e Legnini che era sottosegretario alla ricostruzione facemmo il piano che diede continuità finanziaria: la ricostruzione ha fondi fino al 2020, ma tutti sanno che le necessità andranno oltre questa data. Il primo impegno di cui il governo si deve fare carico è completare ricostruzione, e ci sono altre vicende impellenti da affrontare. Se Salvini viene qui è di questo che dovrebbe parlare, dare risposte: la richiesta di restituzione degli aiuti fiscali, i fondi del 5g, quelli necessari al bilancio del Comune dell’Aquila, la stabilizzazione del personale della ricostruzione”.

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