REGIONALI: D’ALFONSO E’ PRESIDENTE, IL CAOS DEI DATI RALLENTA LO SCRUTINIO

26 Maggio 2014 15:24

Regione -

L’AQUILA – Luciano D'Alfonso sarà il 13° presidente della Regione Abruzzo.

Il risultato è praticamente certo dopo lo scrutinio di oltre mille delle 1.642 sezioni che vede il candidato del centrosinistra prevalere su quello del centrodestra Gianni Chiodi.

È cominciata in ritardo e proseguita anche peggio, con forti problemi tecnici, la diffusione dei risultati elettorali: alle 15.22, un’ora e mezzo dopo l’inizio degli scrutini, erano stati diffusi dati su una decina di sezioni mentre la pagina web regionale per tutto il pomeriggio e la serata è risultata estremamente rallentata nel caricamento.

Problemi, inoltre, nel calcolo delle percentuali rispetto ai voti comunicati, perché il totale non faceva 100%, a causa probabilmente dell'inserimento nel conteggio anche delle schede bianche e nulle.

La Regione Abruzzo ha messo in piedi un proprio sito web per i risultati, a differenza delle altre regionali, quelle del Piemonte, che vengono illustrate sul sito del ministero dell’Interno come avviene di consueto.

I responsabili hanno parlato di problemi tecnici ma all'interno della sala stampa di palazzo Silone si è evocato anche lo spettro di un attacco hacker. (alb.or.)

NELLA NOTTE L'UFFICIALITA', ECCO IL NUOVO CONSIGLIO UFFICIOSO

Arriverà solo a tarda notte l'ufficialità dell'elezione di Luciano D'Alfonso come nuovo presidente della Regione.

È già certo l'ingresso di Gianni Chiodi come consigliere regionale, per quanto riguarda Sara Marcozzi bisognerà vedere quante preferenze prenderà tra i seggi del Movimento 5 stelle. Maurizio Acerbo, invece, non ce l'ha fatta.

Dopo il comizio pescarese, il neo eletto governatore ha dato appuntamento all'Aquila alle 22.30 anche alle tv nazionali come Sky ma alla fine non è venuto, primo motivo di polemica, anche perché sono stati piuttosto gli aquilani Giovanni Lolli e Massimo Cialente a recarsi a Pescara.

Intanto, da quanto si è appreso per il black out la Regione sta verificando la possibilità di denunciare alla polizia Postale un presunto attacco hacker.

Quanto al futuro Consiglio, impossibile avere un quadro preciso per la mancanza assoluta di preferenze, diffuse oggi solo da AbruzzoWeb a partire dai dati della Regione, poi sospesi.

Il Pd potrebbe prendere 8 consiglieri

Dei 19 consiglieri di maggioranza, 8 sono del Partito democratico, 3 per Regione facile, 2 per Abruzzo Civico, 1 ciascuno per Italia dei valori, Sinistra ecologia libertà, Centro democratico, Partito socialista italiano, oltre allo stesso D'Alfonso.

Dei 12 della minoranza, 4 saranno del Movimento 5 stelle, 4 di Forza Italia, 1 ciascuno per Unione di centro, Abruzzo futuro e Fratelli d'Italia, oltre allo stesso Chiodi.





Si tratta comunque, va ripetuto, di un quadro del tutto ufficioso.

Tra i sicuri ingressi in Consiglio dovrebbero esserci a Pescara Donato Di Matteo e Nazario Pagano, mentre Balducci e Marinella Sclocco si contendono l'elezione (e se entrasse quest'ultima potrebbe essere l'assessore donna); a Chieti Mauro Febbo, Camillo D'Alessandro e Silvio Paolucci, a Teramo Paolo Gatti. Nell'Aquilano Luca Ricciuti ed Emilio Iampieri si contendono la leadership e l'ingresso per poche decine di voti intorno a quota 3.800. (alb.or.)

1.419 sezioni su 1.642
LEADER E PARTITI VOTI PERCENTUALI SEGGI
LUCIANO D'ALFONSO
268.065 46,65%
 Partito democratico    
 Sinistra ecologia libertà    
 Centro democratico    
 Italia dei valori    
 Partito socialista italiano    
 Abruzzo civico    
 Regione facile    
 Valore Abruzzo    
GIANNI CHIODI
169.405 29,48%
 Forza Italia    
 Nuovo centro destra-Udc    
 Fratelli d'Italia-An    
 Abruzzo futuro    
SARA MARCOZZI
120.564 20,98%
 Movimento 5 stelle    
MAURIZIO ACERBO
16.638 2,89%
 Un'altra Regione con Acerbo    
 Schede bianche    
 Schede nulle    
 Schede contestate    

D'ALFONSO: “L'ABRUZZO CHE VALE CHIEDE UN'AMMINISTRAZIONE DI VALORE”

Entrata trionfale per il neo presidente della Regione in pectore Luciano D’Alfonso nel comitato elettorale di Pescara.

Accolto da applausi, abbracci e selve di telecamere e microfoni. Dopo aver trascorso una giornata di raccoglimento spirituale a Leonessa nel Lazio, insieme al suo amico padre Raphael, in attesa dei risultati elettorali.

“La prima cosa che farò – spiega subito D’Alfonso ai microfoni – sarà quella di scrivere una lettera ai dirigenti regionali per avere un quadro esatto dei debiti e della situazione critiche nei conti dell’ente. Poi dobbiamo costruire con velocità una Regione che si faccia notare in Europa per capacità di attrarre le imprese, non è possibile che un’azienda ci metta un anno solo per nascere. E poi dobbiamo prenderci cura dell’ambiente che Dio ci ha donato. E contrastare tutto quello che rovina il diritto alla veduta e alla bellezza”.

Insieme a lui il figlio Francesco Cetteo, l’unico, rivela D’Alfonso, che era favorevole in famiglia alla sua candidatura.

Alla domanda: ha già sentito Matteo Renzi, D’Alfonso risponde. “Non ancora, anche perché non ho tenuto acceso il telefono. A lui per prima cosa sottoporrò l’emergenza rappresentata dalla ricostruzione post-sisma aquilana, e quella dell’inquinamento di Bussi”.

“Mi aspettavo di vincere – prosegue come un fiume in piena il neo-presidente –  ma non con queste proporzioni. Ho percorso 16 mila chilometri, ho incontrato la carne viva dell’Abruzzo, e l’Abruzzo che vale mi ha detto che si aspetta più valore dalla pubblica amministrazione. In questa campagna elettorale mi attendevo di più sul piano tematico, sul confronto di idee. Qualcuno ha puntato sulla rabbia e si è visto il risultato”.

Da qui l’appello agli avversari, suggeritogli dalle “letture approfondite di san Filippo Neri” il quel del ritiro di Leonessa.

“Ho pregato perché non mi si accumulino contro gli invidiosi e i rancorosi, spero che prevalga il confronto civile. Io vorrei che tutti si concentrassero a produrre programmi. Io prometto che non dedicherò un minuto di più al di fuori del perimetro dell’impegno amministrativo”.

E conclude in vena di efficaci metafore: “Io ho avuto tanto dolore alle mie spalle, non mi meraviglia più nulla, l’unica cosa che mi spaventa è il tumore e la frana”.

LE REAZIONI

DI PRIMIO: “DA CHIODI CAMPAGNA ELETTORALE SOTTO TONO”

Gianni Chiodi paga una campagna elettorale low profile”.

Lo dichiara Umberto Di Primio, sindaco di Chieti, ed esponente spicco di Forza Italia, che parla oramai di sconfitta per la coalizione di centrodestra.





Parole dure poi sui cosiddetti  transfughi, che si sono accodati  a Luciano D'Alfonso, abbandonando il centrodestra: “il loro agire è immorale, gli elettori dovrebbero imparare a impallinare alle urne chi non è coerente e fa il trasformista”.

LEGNINI: ''D'ALFONSO A +10% SU CHIODI, CE LO ASPETTAVAMO''

“I dati, che stanno affluendo con continuità da mezzora, ci dicono che D'Alfonso è stabilmente sopra di 10 punti, se non più, nei confronti di Chiodi. Un risultato che ci aspettavamo”.

Lo ha detto il sottosegretario all'Economia, Giovanni Legnini, sui primi dati delle regionali in Abruzzo che danno in vantaggio il candidato del centrosinistra.

“È stata una campagna elettorale serena e partecipata, i candidati sono stati molto bravi nei vari territori, e ci hanno chiesto con forza il cambiamento. Tra le otto liste anche quelle civiche hanno contribuito con puntualità”, ha proseguito Legnini nella sala stampa della Giunta regionale allestita all'Aquila.

“Stiamo vincendo le elezioni dopo tempo. Il dato abruzzese non è in controtendenza perché il quadro di riferimento era diverso”, così ha commentato Legnini il fatto che il Pd alle Europee abbia preso poco più del 32% (con il dato nazionale oltre il 41%), mentre il M5s ha collezionato oltre il 29% dei consensi, a fronte del 21% in campo nazionale.

“Il Pd in regione è migliorato – continua Legnini – in campo nazionale il risultato è eclatante, in Regione si tratta di un buon risultato”.

In riferimento al risultato dei “grillini”, Legnini sottolinea che la regione ha vissuto anni travagliati che hanno contribuito a creare un disagio e “quindi reazioni di protesta – spiega ancora – il dato del M5S si avvicina al Sud”.

MARCOZZI (M5S), ''PER ORA POSITIVO, OGNI VOTO E' UN SUCCESSO SENZA POTERI FORTI DIETRO''

“Il 20 per cento? È presto per ogni commento, ma è sempre positivo per il Movimento 5 Stelle, perchè abbiamo 29 candidati e ogni voto è un successo. Senza strutture di partito o poteri forti dietro”.

Lo ha detto Sara Marcozzi, candidata presidente alla Regione per il Movimento 5 Stelle in Abruzzo, mentre la forzmazione politica si assesta al terzo posto con il 18,6 per cento, ma con soli 740 seggi dati scrutinati sul totale di 1642.

SOSPIRI (FI), ''VINCE CENTROSINISTRA, PER NOI SCONFITTA IMMERITATA''

''Credo sia evidente che si stia profilando una vittoria del centrosinistra. Un'affermazione però ingiustificata, visti i meriti del governo regionale uscente”.

Lo afferma Lorenzo Sospiri, candidato di Forza Italia e consigliere regionale uscente.

“A penalizzarci – aggiunge Sospiri –  è stata anche l'astensione. Ora comunque dovremo analizzare i dati definitivi, e avviare poi una seria valutazione politica”

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