REGIONALI: BERARDINETTI, ”FATTO FUORI DA LISTA PD, PERCHE’ NO PRIMARIE?”

26 Marzo 2014 18:05

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – “Sono stato messo fuori dalla lista del Partito democratico per una manovra di palazzo”.

A rivelarlo, con rabbia e amarezza, è Lorenzo Berardinetti, consigliere provinciale Pd dell'Aquila, sindaco di Sante Marie (L'Aquila), fino a ieri dato per sicuro candidato consigliere alle elezioni regionali del 25 maggio in lista Pd nella Marsica.

Berardinetti in una nota si sfoga, minaccia e invoca, oramai fuori tempo massimo, le primarie anche per il suo comprensorio.





“È impensabile che nel comprensorio aquilano si tengano le primarie, mentre in una porzione della stessa provincia i candidati sono scelti da persone che sanno già chi indicare. Quale altro motivo, altrimenti, avrebbe spinto a questa clamorosa anomalia e ad annullare le primarie nella Marsica? Forse qualcuno ha avuto paura di far scegliere liberamente i cittadini perché sapeva di perdere e ha manovrato dalle retrovie per ottenere una candidatura a tavolino?”.

Ma ancora più grave, per il consigliere, è che, “anche in caso ci fossero state le primarie, sarebbe stata una competizione per scegliere un solo candidato, mentre l'altro sarebbe addirittura già stato scelto dal segretario regionale, senza possibilità di appello da parte di nessuno”.

“Tutto ciò, oltre che danneggiare il partito nell'immagine ed elettoralmente, è inaccettabile. Per questa grave situazione – continua Berardinetti – è necessario che intervengano i vertici nazionali e che gli artefici di tale arbitraria manovra, di cui sarà necessario accertare la legittimità, si assumano le proprie responsabilità e ne traggano le dovute conseguenze”.





“Inoltre, mi preme evidenziare come anche nelle cosiddette liste civiche ci sia una ingerenza e un susseguirsi di veti da parte di esponenti del Pd per impedirci di dar seguito alla richiesta di Luciano D’Alfonso che vuole comporre liste forti che contribuiscano alla vittoria – prosegue – Come me ci sono anche altri esclusi eccellenti iscritti nelle fila del Partito democratico che qualcuno, concentrato solo su interessi particolari, non vuole autorizzare a candidarsi. Spingendo così, di fatto, forze ed energie fuori dal Pd”.

“Questo – promette – noi non lo permetteremo. Come abbiamo detto più volte il nostro progetto nasce dall’esigenza di far crescere il centrosinistra e promuovere il ricambio della classe dirigente. Nessuno potrà dividere quello che insieme a sindaci, amministratori e tanti cittadini di tutta la provincia abbiamo messo insieme”.

“Per queste ragioni – conclude Berardinetti – nei prossimi giorni sarò nei vari circoli per una operazione verità, e andrò a raccontare come è stata allestita la lista del Pd e quello che noi vogliamo per il futuro dell’Abruzzo e in particolare per la Provincia dell’Aquila”.

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