RAPPORTO SVIMEZ: CAMPO (UIL), ”ABRUZZO IN TESTA A UN SUD ALLA DERIVA”

31 Luglio 2015 19:17

Regione - Economia

PESCARA – “L'Abruzzo è in testa a un Sud che va alla deriva”, questo quanto affermato dalla Uil Abruzzo, attraverso il segretario generale Roberto Campo, dopo l'anticipazione dei contenuti del rapporto Svimez 2015. 





“L'Abruzzo è cresciuto meno del Centro Nord nel periodo 2001-2007 (Abruzzo 3,9; Centro Nord 9,6) – ha spiegato Campo – ha perso con la crisi poco meno del Centro Nord (Abruzzo -6,9; Centro Nord -7,4), ma il dato è dovuto alla grave crisi del Centro (-10,4), mentre Nord Ovest (6,5) e Nord Est (-6,0) perdono meno dell'Abruzzo. Complessivamente, negli anni duemila il Centro Nord cresce (1,5) e l'Abruzzo decresce (-3,3), mentre il Sud sprofonda (-9,4)”. 

“C'è inoltre in Abruzzo – ha proseguito – come è stato evidenziato di recente da Aldo Ronci, un problema demografico particolarmente grave: perde nel 2014 rispetto al 2013 2.365 abitanti e decresce dello 0,18%, in controtendenza rispetto all'Italia che cresce dello 0,02%”. 





Infine, Campo ha parlato di occupazione: “negli anni della crisi prendendo a riferimento il periodo 2008-2014, l'Abruzzo passa da 511mila occupati a 476mila, mentre l'Italia passa da 23.090.000 a 22.279.000. La perdita di base occupazionale è maggiore in Abruzzo (-6,9%) che in Italia (-3,6%); anche il dato occupazionale conferma il processo drammatico di divergenza in atto”. 

“L'Abruzzo – ha concluso il segretario generale regionale della Uil – ha un grande ruolo da svolgere: aggiustare la cerniera, rimanere in testa al Sud, ma in un ritrovato processo di convergenza con il Centro Nord”.

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