PROVINCIA L’AQUILA: IL TOTO CANDIDATI PD HA SCELTO, FI ANCORA NO, M5S FUORI

di Filippo Tronca

27 Marzo 2015 08:21

L'Aquila - Politica

L'AQUILA – Salvo proroghe ancora teoricamente possibili, la Provincia dell’Aquila tornerà al voto il 2 maggio prossimo, e la macchina elettorale delle principali forze politiche, seppure a fatica, si sta già mettendo in moto per individuare il successore di Antonio Del Corvo, che ha firmato il decreto di indizione dei comizi elettorali.

Il centrosinistra sfidante il nome del candidato presidente ce l’ha gìà pronto, ed è il sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis. Il centrodestra uscente e a caccia della riconferma è ancora in alto mare con Del Corvo che smentisce una sua ricandidatura.

Il Movimento 5 stelle, invece, non avendo sindaci e consiglieri comunali né provinciali, ovvero chi potrà votare ed essere votato, è fuori dalla competizione e dovrà stare a guardare dopo la riforma del sottosegretario Graziano Delrio che ha tolto il voto ai cittadini per affidarlo ai soli amministratori.

Le liste andranno presentate entro il 13 aprile. Posti in palio non molto allettanti, visto che non sono previsti compensi, quello da presidente, che garantisce comunque una visibilità politica buona per future carriere, e 12 posti da consiglieri. Questi ultimi dovranno gestire un ente di secondo livello, senza certezze delle funzioni che dovrà svolgere, e delle coperture finanziarie.

IL MECCANISMO

A causa del meccanismo elettorale previsto dalla riforma Delrio, secondo quanto stimato, in questa partita delle Provinciali potrebbe essere il centrosinistra.

A votare il candidato presidente sono, infatti, i consiglieri comunali e i sindaci, ma il voto di quelli dei centri più popolosi, secondo il meccanismo della preferenza ponderata, vale di più, rispetto al voto di un consigliere o sindaco di un piccolo centro.





E in provincia dell’Aquila, la maggioranza dei 104 comuni è in mano al centrosinistra, a cominciare dai centri più grandi come L’Aquila, Avezzano e Sulmona.

Non solo, a candidarsi a presidente di Provincia possono essere solo i sindaci dei Comuni della provincia e i consiglieri provinciali uscenti, e anche qui il centrodestra ha molti meno candidati da mettere in campo,  avendo meno sindaci nelle sue fila.

Le riunioni sono in corso, ma non è detto che, alla fine, non si ottenga una proroga di qualche mese delle elezioni. Una proroga richiesta a gran voce perché, il 31 maggio successivo, si voterà anche per le amministrative che coinvolgeranno in provincia dell'Aquila ben 47 Comuni.

Il nuovo Consiglio sarà dunque eletto, questa l’argomentazione, da consiglieri e sindaci che dopo poche settimane decadranno, con grave vulnus della rappresentatività democratica.

Non solo, in importanti centri i sindaci non possono candidarsi a presidente, perché la legge dice che possa essere della partita solo il sindaco il cui mandato non scade prima di 18 mesi dalla data di svolgimento delle elezioni.

Va poi considerato che 5 Comuni sono commissariati e non hanno più consiglieri comunali che possono votare o candidarsi a consiglieri provinciali, e dunque non avranno rappresentanza territoriale.

IL TOTO CANDIDATI
 
QUI CENTROSINISTRA

“La commissione interna del Partito democratico si riunirà venerdi con gli amministratori locali e i sindaci per definire la proposta politica, partendo da un punto fermo già condiviso, dovrà essere data la giusta rappresentanza e ruolo  istituzionale alla Valle Peligna”.





Le dichiarazioni rese da Mario Mazzetti, segretario provinciale del Pd, confermano che il nome sul tavolo è quello di Antonio De Crescentiis, sindaco di Pratola, secondo centro più popoloso della Valle Peligna dopo Sulmona. Identikit perfetto, per anagrafe e appoggi eccellenti in Regione Abruzzo.

Altri nomi che circolano, ma a questo punto per aspiranti consiglieri, quelli di Fabrizio D’Alessandro ed Enio Mastrangioli, consiglieri provinciali di minoranza uscenti, ma anche del sindaco di Pizzoli, Angela D'Andrea, già nell’esecutivo Anci regionale. Non essendoci poltrone retribuite in ballo, comunque, non si dovrebbe assistere a sgomitate e sgambetti per ottenere un posto in lista. Anzi.

QUI CENTRODESTRA

Anche nel centrodestra la macchina si è messa in moto, come conferma ad AbruzzoWeb il consigliere regionale Emilio Iampieri, ed entro una settimana, a seguito di vertici e assemblee, si potrebbe arrivare anche a individuare il candidato presidente che dovrà misurarsi in una mission impossibile.

C'è ancora chi ipotizza una candidatura bis di Del Corvo, che però è pronto a correre come candidato sindaco di Celano e sta anche per rientrare in Forza Italia, dopo aver abbandonato il Nuovo centro destra. Ma Del Corvo assicura che sarà in lista al massimo come consigliere, non come presidente.

Altri nomi sono quelli di Gianluca Alfonsi, attuale capogruppo di Forza Italia in Provincia. Tra i consiglieri provinciali uscenti avrebbero già espresso l’intenzione di ricandidarsi anche Paolo Federico, ex sindaco di Navelli, il cui nome è dato pure come possibile outsider per la presidenza, Fernando Caparso, ex sindaco di Pacentro, Gino Fosca, ex sindaco di Trasacco, e Gabriele Fulvimari di Capitignano.

Tra i sindaci circolano come nomi di possibili candidati a presidente di provincia, quelli delle ultime roccaforti del centro destra, come Domenico Palma, primo cittadino di Luco dei Marsi, e Mario Quaglieri, di Trasacco, il cui mandato non scade entro i 18 mesi, come invece nel caso di altri nomi solo teoricamente spendibili come il sindaco di Tagliacozzo, Maurizio Di Marco Testa, o di Raiano, Marco Moca.

Potrebbe infine essere della partita anche il sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi.

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