MARIA TERESA LETTA (CRI), ''ANCORA NON SAPPIAMO DOVE SISTEMARLI'' PER SINDACO SULMONA RANALLI CIFRE PIU' ALTE, AVEZZANO AIUTA IL NEPAL

PROFUGHI IN ABRUZZO: CAOS NUMERI ACCOGLIENZA, ”SONO 50, NON 320”

di Mariangela Speranza

6 Maggio 2015 08:22

Regione - Cronaca

L'AQUILA – Sarebbero 50 e non 320, come annunciato ieri dal primo cittadino di Sulmona (L'Aquila), Giuseppe Ranalli, i profughi che nelle prossime ore dovrebbero raggiungere l'Abruzzo, per poi essere sitemati in diverse strutture di accoglienza della regione non ancora certe.

A dichiararlo ad AbruzzoWeb la vice presidente della Croce rossa italiana, Maria Teresa Letta, avezzanese, sorella dell'ex sottosegretario si Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Gianni.

“Siamo stati contattati qualche giorno fa per prepararci all'arrivo dei migranti – racconta – dopo che all'inizio abbiamo avuto qualche problema ad organizzarci, visto che non avevamo a disposizione un autobus che potesse trasportarli tutti insieme e l'opzione di utilizzare diversi pulmini ci è sembrata da subito troppo dispendiosa. È stato solo grazie a due prefetture, tra cui anche quella dell'Aquila, che è stato poi possibile dotarsi di tutti i mezzi necessari”.





I migranti, tutti africani, arriveranno da Agrigento ma, come tiene a precisare la stessa Maria Teresa Letta “ancora non si sa bene dove saranno sistemati una volta giunti in Abruzzo”.

Un'emergenza, quella dei profughi, che sembra intanto inarrestabile. 

Un flusso continuo che, nei prossimi giorni, pare destinato ad intensificarsi, con tragiche conseguenze anche e soprattutto dal punto di vista sanitario e che sta creando, già da qualche tempo, alcuni problemi all'interno della Regione: il 15 aprile scorso, per esempio, il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, ha deciso di occupare l’ingresso delle ex case di riposo del posto per bloccare simbolicamente l'arrivo di 20 extracomunitari, mentre una barriera umana di manifestanti ha esposto uno striscionecon scritto “no al centro d'accoglienza”.

È proprio per questo che il presidente nazionale della Croce rossa, Francesco Rocca, è stato personalmente convocato a New York dal segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, per fare un punto sulla situazione.





“In questo momento Rocca si trova oltreoceano – precisa in tal senso la vice presidente Letta – e domani mattina si recherà all'appuntamento con i vertici dell'Onu, per sapere meglio su come si potrà intervenire”.

Drammatica intanto anche la situazione in Nepal, dove l'Abruzzo, proprio tramite la Croce Rossa, ha voluto essere presente inviando un carico di coperte da Avezzano (L'Aquila).

“Il carico è partito da Pratica Di Mare 3 giorni fa – conferma la stessa Maria Teresa Letta – ma non è mai arrivato a destinazione. A Katmandu la situazione post sisma è infatti a dir poco tragica ed è difficile aiutare la gente perché, non solo manca praticamente tutto, ma gli aerei non riescono nemmeno ad atterrare in aereoporto”.

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