SCATTA LA GUERRA AI DIRIGENTI CONTRARI. LUNEDI' L'ENNESIMO VERTICE

PRECARI L’AQUILA: ”IL NO ALLE PROROGHE HA INTERROTTO SERVIZI”, AZIONI LEGALI

di Alberto Orsini

3 Ottobre 2015 13:27

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “I dirigenti che hanno detto no alla proroga dei precari senza proporre o mettere in campo soluzioni alternative hanno la responsabilità di aver interrotto un pubblico servizio, chiederemo che venga valutata”.

Sarà guerra giudiziaria, come traspare dalle parole ad AbruzzoWeb della sindacalista Cgil Rita Innocenzi, tra i 56 lavoratori in vari settori chiave del Comune dell’Aquila rimasti senza lavoro da 3 giorni, e i dirigenti che hanno dato parere negativo alla delibera richiesta dalla Giunta comunale per predisporre le proroghe dei rapporti di lavoro a tempo determinato in deroga al Jobs Act che fissa la durata massima in 36 mesi.

Alcuni dei dipendenti di settori come la ricostruzione pubblica e privata, sociale, cultura, opere pubbliche senza contare le 15 maestre dei nidi comunali tuttora chiusi, ieri sono tornati di nuovo a manifestare il loro dissenso e disappunto dinanzi il nuovo municipio di palazzo Fibbioni, che nei giorni scorsi hanno anche occupato.





E intanto spuntano nuovi rischi per i lavoratori che, in base alle norme, in caso di mancati “proroga” o “rinnovo” dei contratti, quando insomma il rapporto in essere sarà troncato, non potranno accedere alla “stipula” di nuovi accordi, come evidenziato da una email informale giunta dal ministero dell’Economia, cui è stato richiesto ora un documento ufficiale del quale si è in febbrile attesa.

L’amministrazione è finita in rotta di collisione con i propri funzionari dopo il no al salvataggio dei precari arrivato dai dirigenti coinvolti nell’operazione, Ilda Coluzzi (Personale) e Fabrizio Giannangeli (Ragioneria), e questo nonostante il ministero del Lavoro abbia detto che, per il regime emergenziale post-sisma e per le norme nel recente decreto “Enti territoriali”, si possa procedere eccome.

Un contro-parere stilato dall’avvocato generale, Domenico De Nardis, sembrava potesse essere usato come grimaldello per bypassare i documenti contrari alle proroghe, ma la vicenda è ancora in fase di impasse.

Lunedì prossimo, nel tradizionale briefing di inizio settimana, fissato a mezzogiorno, sono stati invitati informalmente attraverso messaggini su Whatsapp anche i rappresentanti sindacali per discutere ancora di questa odissea che ha già creato numerosi disservizi nei settori comunali, di qui la possibilità di azioni giudiziarie contro i dirigenti evocate dai sindacati.





Un ulteriore ostacolo è dovuto al fatto che il segretario generale del Comune, Carlo Pirozzolo, indagato nell’inchiesta su favori nei concorsi della procura della Repubblica, è in ferie e in attesa di conoscere il proprio destino sulla richiesta di sospensione dal suo ufficio inoltrata dalla procura al giudice per le indagini preliminari Guendalina Buccella.

Nel frattempo è in ferie fino a domani, domenica, ma da quanto affermato dal suo difensore, l’avvocato Carlo Benedetti (che è anche presidente del Consiglio comunale), “al di là della decisione del Gip, che se fosse contraria verrà appellata, non tornerà sicuramente a breve al lavoro”.

In questo senso assume peso la figura del dirigente dell’Avvocatura De Nardis, che manterrà anche nel futuro prossimo i “galloni” da segretario vicario che ha svolto in questi giorni.

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