PORTA BARETE: ACCORDO COMUNE ED ENTI DI STEFANO, ”POI AI CONDOMINI”

21 Aprile 2015 08:30

L'Aquila -

L'AQUILA – Sarà votato in Giunta l'accordo di programma che stabilisce tempi, modalità e procedure per la riqualificazione dell'area archeologica di porta Barete, al centro di una guerra tra enti e condomini del civico 207, che dovrebbe essere ricostruito dopo la demolizione proprio nei pressi del sito appena riscoperto. 

L'accordo che coinvolgerà anche la Provincia, l'Ufficio speciale per la ricostruzione dell'Aquila e la soprintendenza unica Archeologia dell’Aquila e dei Comuni del cratere, sarà sottoposto all'attenzione dei residenti del civico 207  “che potranno ora scegliere soluzioni, procedure e tempi certi per la ricostruzione del civico spostato di circa 10 metri o per le eventuali scelte da parte dei condomini di abitazioni equivalenti”, afferma l'assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano.





“Le nostre proposte agli inquilini sono state traslate in un accordo che è uno strumento giuridico e di garanzia per tutti loro perché costruito sullo strumento della legge regionale 18/83 (art 8 bis e 8 ter) e dell'articolo 34 del testo unico degli enti locali – spiega – Gli inquilini ci chiedevano tempi e procedure certe: abbiamo riesaminato le leggi, confrontandoci anche con l'avvocatura dello Stato”. 

Ampia disponibilità anche dall'Usra che, garantisce l'assessore “si metterà subito in moto per esaminare in tempi brevissimi le pratiche per eventuali richieste di indennizzi per le prime abitazioni, mentre il Comune di occuperà di fare la permuta delle seconde case”.

Tra le alternative proposte dal Comune anche quella di rifinanziare in toto un nuovo progetto per spostare il palazzo di circa 10 metri, senza alcuna spesa per i condomini, qualora decidessero di rifiutare la proposta di indennizzi e abitazioni equivalenti. 





“Stiamo cercando in ogni modo di mediare le legittime richieste degli inquilini che vogliono riavere le loro case con quelle della Soprintendenza e quindi dello Stato, proprietario dell'area archeologica di Porta Barete – prosegue Di Stefano – Questo è indice di serietà da parte nostra che ci siamo messi subito in movimento per cercare una via giuridica adeguata”. 

In riferimento al vincolo apposto sull'area dalla soprintendenza e poi sospeso dal Tribunale amministrativo regionale dopo il ricorso dei condomini Di Stefano aggiunge: “Quando il Ministero lo reintrodurrà renderà di fatto ql'area inedificabile. Stiamo cercando di trovare una soluzione che faccia convergere gli interessi delle parti prima che si arrivi a questo punto”. Marianna Galeota

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