POLITICHE FORESTALI: PIETRUCCI E CIALENTE, ”SEDE DEGLI UFFICI SIA L’AQUILA”

31 Marzo 2015 13:06

L'Aquila -

L’AQUILA – Vanno riunificati all’Aquila gli uffici del settore Politiche forestali della Regione Abruzzo.

A chiederlo in una nota nell’ambito dell’intricato piano di riorganizzazione in corso in seno all’ente regionale è il consigliere regionale aquilano del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci, temendo il rischio “scippo” della collocazione del servizio in una città che non ha vocazione specifica.

Stessa posizione allarmata quella del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che fa notare come la città che amministra “verrà retrocessa a un solo ufficio che dipenderà da Teramo, con la conseguenza che il personale in esubero dovrà essere collocato in altri uffici o in altra sede”.

La mobilitazione è in vista della riunione di Giunta di oggi che dovrà deliberare sul tema e infatti Cialente ha scritto al presidente e al vice presidente della Regione, Luciano D'Alfonso e Giovanni Lolli.

PIETRUCCI: “QUELLA SEDE DEVE STARE AL'AQUILA”

Mi preoccupa l’attività di riorganizzazione in atto del dipartimento Sviluppo economico e Politiche agricole in generale, ma ancora di più mi preoccupa la scomparsa, di fatto, di un servizio specificamente dedicato alle Politiche forestali e alla valorizzazione dei demani civici e dei tratturi dall’organigramma della Regione Abruzzo.





La materia complessa ed estremamente vasta deve essere trattata, con una visione grandangolare, ma partendo dalle vocazioni dei territori.

Così come i 400 mila ettari di patrimonio forestale della nostra regione, poco conosciuto e quindi sottovalutati, devono essere considerati in un respiro molto ampio e ben articolato di politiche forestali per lo sviluppo sostenibile dei territori, soprattutto di quelli montani per i quali costituiscono praticamente l’unica vera risorsa anche economica.

La rivoluzione attuata dall’entrata in vigore della L.R. n. 3 del 4 gennaio 2014, che ha consentito anche alla Regione Abruzzo di organizzarsi per gestire il settore forestale, deve adesso, in fase della sua necessaria riorganizzazione prevedere tutte le istanze del territorio regionale, a partire dalla dotazione boschiva, dal patrimonio storico botanico presente, considerando innanzitutto L’Aquila come sede regionale del servizio Politiche forestali in quanto capitale della montagna abruzzese e quindi motore e centro di propulsione di qualunque politica per la montagna e per le foreste: le politiche si devono fare nelle sedi territoriali dove il territorio esprime le proprie esigenze e vocazioni.

Solo così si può parlare di sviluppo sostenibile e duraturo. Mi aspetto, quindi, che la Giunta modifichi il piano di riorganizzazione in maniera utile, collocando nella città capoluogo di Regione non solo la sede del servizio, ma anche tutti gli uffici che possano garantire una amministrazione efficace dei beni forestali della Regione Abruzzo, cioè vivai forestali e demanio forestale regionale, degli usi civici e dell’intero settore.

Solo in montagna si possono fare politiche efficaci per la montagna, solo dove ci sono i boschi si possono pensare e attuare politiche forestali serie ed efficaci che possano contribuire allo sviluppo delle nostre zone interne.

CIALENTE: “L'AQUILA DIPENDERA' DA TERAMO!”





Apprendo solo in questo momento, che nell’odierna seduta della Giunta regionale, è inserita, all’ordine del giorno, la riorganizzazione del dipartimento Agricoltura.

Rispetto alla situazione attuale, sono previste, a livello decentrato, tre strutture dirigenziali (Sta) con sede a Teramo, Avezzano e Chieti.

L’Aquila, attualmente sede del Sipa (servizio Ispettorato provinciale dell’agricoltura, ndr), verrà retrocessa a un solo ufficio che dipenderà da Teramo, con la conseguenza che il personale in esubero dovrà essere collocato in altri uffici o in altra sede.

Per tutte le pratiche, autorizzazioni, domande, usi civici, concessioni eccetera, per L’Aquila provvederà Teramo!

Decisione, a mio avviso, incomprensibile da un punto di vista funzionale, considerando che L’Aquila ha il più vasto comprensorio forestale, montano e di usi civici.

Mi auguro che vi sia un ripensamento poiché, a una prima lettura, la mancanza di logiche funzionali oltre che a tradursi in un vero e proprio errore organizzativo, lascia trasparire logiche localistiche che nulla hanno a che vedere con una regione efficace ed efficiente.

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