PICCONE EUROPARLAMENTARE? PERCORSO DIFFICILE SE NON IMPOSSIBILE

25 Giugno 2016 18:50

L'Aquila - Politica

L’AQUILA – “Io a Bruxelles al posto degli inglesi non più europarlamentari? Tecnicamente dovrebbe essere così”, ha dichiarato il deputato abruzzese Filippo Piccone a questo giornale dopo l’uragano Brexit, ma il percorso è difficile se non impossibile.

Piccone farà bene a fare i suoi conti, comunque, perché l’ingresso nell’Europarlamento non è facile, anche a fronte di una defezione molto ingente, quella dei 73 deputati di nazionalità inglese.

Una defezione che non è già esecutiva, ma andrà ratificata con modalità tutte da capire.





A quel punto, i 73 posti andranno ripartiti tra i 28 Stati membri, non con una semplice divisione ma a seconda del peso specifico: all’Italia, quindi, potrebbero spettare 2 o 3 posti a seconda dei calcoli.

Ancora, quei posti andranno nuovamente divisi tra le cinque circoscrizioni elettorali per il voto europeo: Nord-occidentale, Nord-orientale, Centrale, Meridionale (che comprende l'Abruzzo) e Isole.

E infine, se dopo tutte queste divisioni spetterà qualcosa alla circoscrizione Meridionale, la lista Nuovo centro destra-Unione di centro, che vede Piccone primo dei non eletti con 42.773 preferenze, dovrà fare i conti con quelle che l’hanno preceduta: in ordine, Partito democratico, Movimento 5 stelle e Forza Italia.

Per non dire dei tempi. Ai sensi dell'articolo 50 del trattato sull'Unione europea, uno Stato membro può notificare al Consiglio europeo la sua intenzione di separarsi dall'Unione e un accordo di ritiro sarà negoziato tra l'Unione europea e lo Stato.





L'accordo è concluso a nome dell'Unione dal Consiglio e stabilisce le modalità per l'uscita, tra cui un quadro di riferimento per future relazioni dello Stato interessato con l'Unione. L'accordo deve essere approvato dal Consiglio, che lo delibera a maggioranza qualificata, previa approvazione del Parlamento europeo.

Tempi biblici, anche perché è la prima volta e si tratta di procedure mai sperimentate prima: difficile sapere, quindi, in quale di quei momenti temporali avverrà il ritiro degli europarlamentari e la loro surroga con quelli di altre nazioni, e in quanto tempo.

Insomma, a dispetto delle dichiarazioni del deputato alfaniano, il percorso sembra difficile se non impossibile. (alb.or.)

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