PETROLIO: IN ABRUZZO CATENA UMANA PER DIRE NO A TRIVELLAZIONI

23 Giugno 2011 19:45

Regione - Cronaca

PESCARA –  Una catena umana che, per 15 minuti, unirà simbolicamente il mondo intero, nello stesso istante, il 25 giugno, per opporsi all’aumento delle perforazioni off-shore e per richiedere soluzioni di energia pulita per un Pianeta sostenibile: è la seconda edizione del flash mob internazionale “Hands Across The Sand” – evento coordinato a livello mondiale dall’associazione internazionale per la difesa del mare “Oceana” – che quest’anno interesserà anche l’Abruzzo, con la partecipazione di Ortona e Vasto (Chieti).

“Hands Across The Sand”, spiegano i promotori dell’iniziativa, è un movimento fatto di gente di ogni ceto sociale, attraversa tutti i confini ed è apolitico. “I partecipanti – scrivono nella pagina dell’evento Facebook – uniranno le proprie mani il 25 giugno per dire No alle perforazioni petrolifere offshore e Si all’energia pulita! Con l’unione delle mani si vuole chiedere ai leader e ai responsabili di tali decisioni di porre fine alla dipendenza dal petrolio e dal carbone, per abbracciare un futuro di energia pulita per un Pianeta sostenibile”.





Oltre al sito web handsacrossthesand.com, è su Facebook che i promotori della catena umana hanno fatto partire un tam-tam mondiale, invitando tutti ad organizzare eventi analoghi nella propria città. Per questo, se ad oggi, oltre alle due abruzzesi, hanno aderito Policoro (Matera), Vieste (Foggia), Camporosso (Imperia) e San Vigilio di Marebbe (Bolzano), fino a dopodomani potrebbero aggiungersi tante altre città.

L’Abruzzo, inoltre, è uno dei protagonisti della manifestazione, in quanto la promotrice per l’Italia del flash mob è il fisico lancianese, Maria Rita D’Orsogna, In occasione della prima edizione dell’iniziativa, il 26 giugno del 2010, si registrarono oltre mille flash mob in America e più di 40 eventi in molti Paesi, tra cui l’Italia. Per consentire al maggior numero di persone di organizzare una catena umana nella propria città, il 20 aprile di quest’anno, nel primo anniversario del disastro del Golfo del Messico, è stato lanciato il nuovo sito web, in cui è possibile reperire tutte le informazioni necessarie.





Secondo i promotori dell’iniziativa è l’uomo ad “infliggere una morte lenta alla Terra. Dobbiamo collegare le generazioni passate, presenti e future – scrivono – per tessere un filo di equilibrio e di saggezza per il nostro Pianeta. In un momento difficile per l’ambiente – concludono – l’Italia è pronta a stringersi in un abbraccio globale per conservare le bellezze che fanno da sfondo alle nostre Estati!”.

 
 

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