PESCASSEROLI: 100 RINTOCCHI DI CAMPANA PER OGNI BEBE’, PARROCO ”SFIDA” CALO NASCITE

16 Gennaio 2019 07:30

L'Aquila -

PESCASSEROLI –  “Da tempo a Pescasseroli non si sente niente altro che il rintocco delle campane che annunciano la scomparsa di un fedele. Per questo, prendendo spunto da una tradizione che è ormai consolidata in diverse parrocchie della nostra diocesi, ho deciso di suonare le campane ogni volta che nasce un bambino: suonerò le campane facendo 100 rintocchi, uno per ogni anno di vita, con l'augurio che il bambino possa arrivare alla soglia dei 100 anni”. 





Così don Andrea De Foglio, parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Pescasseroli, paese che conta poco più di 2 mila abitanti in provincia dell'Aquila, tenta di far crescere il tasso di natalità in un comune dove, da ormai troppo tempo, la “cicogna” arriva al massimo due o tre volte l'anno.

E a Pescasseroli, come racconta Il Centro, è scattata la sfida tra le partorienti per aggiudicarsi i primi 100 rintocchi dell'anno. Le donne del paese in dolce attesa, infatti, vogliono raccogliere l'appello lanciato dal parroco, in una competizione un po' particolare che potrebbe spingere le coppie del paese a dare un nuovo figlio alla comunità. 





Il tasso di natalità nei comuni montani è sempre più basso. Una tendenza che va avanti ormai da anni e non accenna a migliorare. Per questo il parroco di Pescasseroli, prendendo spunto da una tradizione consolidata in alcune parrocchie della diocesi dei Marsi, durante l'omelia domenicale si è rivolto ai suoi fedeli e ha annunciato di voler suonare le campane cento volte per ogni nuovo bebè.

Ora don Andrea aspetta con trepidazione che arrivi la prima telefonata e tra le mamme del paese è già partita la sfida. “Il tasso di natalità a Pescasseroli è molto basso – ha raccontato ancora il sacerdote – ultimamente sta risalendo, ma in ogni caso non ci sono decine e decine di nascite ogni anno. In quest'ultimo periodo ci sono diverse pance in giro per il paese e già alcune mamme mi hanno detto di voler essere tra le prime a farmi suonare le campane. Aspetto che mi arrivi la telefonata, con l'auspicio di poter suonare quest'anno le campane sempre più per annunciare l'arrivo di un bambino che la scomparsa di un nostro fedele”.

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