PESCARA: TENTATA ESTORSIONE E MINACCIA DI FAR ESPLODERE MOLOTOV IN UN NEGOZIO, DUE ARRESTI

6 Luglio 2015 10:50

Pescara - Cronaca

PESCARA – Minacce, tra cui quella di usare un ordigno incendiario contro il locale, per un tentativo di estorsione al titolare di un esercizio commerciale di Pescara.

I presunti responsabili – William Bellotti, 21enne, e Kevin Orsini (22), entrambi pescaresi – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale del capoluogo adriatico.

Eseguite due di ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip Maria Carla Sacco su richiesta del pm Andrea Bellelli.

Contestati i reati di “tentata estorsione in concorso e detenzione e porto illegale di armi da guerra del tipo molotov”.

Stando alle indagini, i due arrestati, con precedenti per reati contro la persona e il patrimonio, il 7 giugno scorso hanno posizionato una bottiglia molotov davanti alla porta di ingresso di un negozio di elettrodomestici di Pescara.





Oltre al rudimentale ordigno incendiario, che poteva esplodere, c'era anche un foglio di carta con il messaggio minatorio “se non paghi 5 mila euro al mese ti mettiamo a fuoco al negozio”, scritto con lettere ritagliate da un giornale.

A notare la bottiglia è stata una donna che ha subito avvertito i carabinieri. La molotov è stata quindi sequestrata e messa in sicurezza dagli artificieri.

Nei giorni successivi i due pregiudicati si sono resi protagonisti anche di alcune minacce telefoniche nei confronti del negoziante e dei suoi familiari.

Le telefonate sono partite da una cabina telefonica che si trova nella zona della Tiburtina.
I carabinieri, grazie poi alle immagini registrate dalle telecamere installate da alcuni esercizi commerciali della Tiburtina, sono riusciti ad identificare i due malviventi. Nello specifico, uno dei due era alla guida di una bici, mentre l'altro portava al guinzaglio un pitbull.

Per risalire ai due, i militari dell'Arma hanno anche provveduto a fare un censimento dei pitbull nella zona dei quartieri San Donato e Rancitelli. Inoltre, è stata utile anche l'impronta rilevata sulla bottiglia dai carabinieri del Ris di Roma. L'attività investigativa si è concretizzata anche attraverso accurati sopralluoghi eseguiti sia in occasione dell'atto intimidatorio che delle successive minacce formulate alla vittima.





Determinate anche una serie di controlli, pedinamenti e una meticolosa analisi condotta attraverso il controllo del territorio e, specificamente, di pregiudicati domiciliati nella periferia cittadina.

Le indagini hanno poi permesso di sventare un imminente attentato incendiario nei confronti della vittima in quanto i due malviventi hanno cercato di procurasi altre molotov, chiamate “bombe alla crema”, rivolgendosi, tramite un'altra persona, ad un uomo del foggiano.

Al momento resta oscuro il movente che ha spinto i due giovani a prendere di mira il negoziante. Le indagini proseguono per accertare se dietro il gesto ci sia qualcos'altro o qualche altro personaggio.

Il 22enne (K.O) è stato fermato dai carabinieri di Pesaro mentre si trovava a bordo del treno diretto a Milano. I particolari dell'operazione, denominata “Pitbull”, sono stati forniti in conferenza stampa dal comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Paolo Piccinelli, e dal capitano Massimiliano Di Pietro e dal colonnello Giovanni Di Niso, entrambi del Nucleo investigativo.

 

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