PESCARA – “Il nuovo Governo regionale di centrodestra firmerà il rilancio del complesso sportivo delle piscine Le Naiadi, un rilancio che passerà assolutamente attraverso il maxi-investimento del Project Financing da 8 milioni di euro presentato dagli ex campioni della pallanuoto Manuel Estiarte e Amedeo Pomilio. Ancora qualche mese e apriremo nuovi capitoli su una struttura di assoluto rilievo che merita attenzioni, rispetto e decoro, cercando di cancellare il ricordo delle pessime pagine scritte dalla gestione degli ultimi anni finita in una vicenda di concordato preventivo. Dunque continueremo a seguire, anche nelle prossime settimane, la linea scelta dal presidente vicario della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli e che anche Forza Italia aveva sollecitato, con un obiettivo chiaro: non interrompere l'operatività della struttura, nel rispetto degli utenti, ma intraprendere un percorso radicalmente diverso”.
È il commento del capogruppo di Forza Italia alla Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri, alle decisioni ufficializzate dalla Regione sulle Piscine Le Naiadi.
“Purtroppo, dopo gli anni d'oro della grande pallanuoto del 7 Bello pescarese, la vita delle Naiadi ha attraversato una serie di vicissitudini e di traversie amministrative che ne hanno segnato in negativo l'immagine e la storia – ha ricordato il Capogruppo Sospiri -. Un'immagine parzialmente risollevata durante i Giochi del Mediterraneo del 2009, quando l'intero complesso, grazie a importanti finanziamenti, ha subito anche interventi di manutenzione straordinaria che però la nuova gestione non ha saputo capitalizzare. E di nuovo oggi, pur continuando a registrare decine e decine di utenti in regime di abbonamento che continuano a usufruire degli impianti e a credere nelle sue potenzialità, soprattutto dopo la chiusura dell'impianto di Francavilla al Mare, si parla di piscine in stato di pessima manutenzione ordinaria, di vasche in cui ci si immerge in acqua ghiacciata in cui è difficile fare allenamento o anche scuola nuoto. Disagi di cui fatichiamo a capire le motivazioni, così come non riusciamo a comprendere come di nuovo un complesso sportivo di tali dimensioni e caratteristiche, un esempio quasi unico sul territorio regionale, sia finito in una condizione di concordato preventivo, ma su questo saranno evidentemente gli organi competenti a dover fare piena luce e chiarezza, tutelando i lavoratori”.
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