PESCARA: NAIADI; D’ALFONSO, ”RISOLVERE LA CRISI, POI NUOVA DISCIPLINA”

27 Dicembre 2014 13:11

Regione - Politica

PESCARA – “Un’operazione-verità rispetto al passato, la necessità che il servizio non subisca alcuna interruzione e l’instaurazione di nuovi rapporti convenzionali tra la parte pubblica e quella privata”.

La questione del complesso sportivo Le Naiadi di Pescara è arrivata sul tavolo del presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, che ha voluto conoscere dalla vive voce dei contraenti, la Regione Abruzzo e la società Progetto Sport, le ragioni di una contesa non solo amministrativa che rischia di avere pesanti risvolti civilistici, come già raccontato da questo giornale.

Alla riunione era presente anche il commissario liquidatore dell’Azienda di turismo, ente che nel 2007 ha curato il passaggio delle Naiadi alla Regione.





Al centro c’è la richiesta della società Progetto Sport, per il tramite del suo amministratore Luciano Di Renzo, di rimborso di lavori effettuati sulla struttura delle Naiadi, di proprietà della Regione, che non sarebbero stati mai pagati.

Dal 2007, secondo quanto riferito dalla società, sono stati effettuati lavori per 2 milioni 400 mila euro, di cui circa 750 mila di manutenzione straordinaria urgente e il restante di investimento per la piena funzionalità della struttura.

La Regione Abruzzo sostiene che quei lavori non siano stati mai autorizzati e, dunque, non possono essere liquidati.

“È indispensabile che si arrivi a una soluzione condivisa con la traduzione di atti negoziali – ha detto il presidente D’Alfonso – e cioè a un tavolo operativo tra le parti che indichi con precisione il dare e avere da parte dei due contraenti in modo da evitare, tra le diverse conseguenze, anche la sospensione dell’attività sportiva-ricreativa”.





“Di certo – ha aggiunto il governatore – l’attuale convenzione che regola i rapporti è inadeguata e superata; da qui la necessità di un nuovo strumento regolatore che ridisegni funzioni e competenze e soprattutto indichi una nuova missione della struttura sportiva e che tenga in debito conto la redditività della stessa strettamente connessa alla piena funzionalità”.

Tra le ipotesi emerse dal tavolo, infatti, c’è anche quella di un restyling tecnico che potrebbe essere fatto dalla proprietà, quindi dall’ente regionale, per eliminare le attuali criticità che, di fatto, provocano un pesante aggravio economico nella gestione ordinaria dell’impianto.

“Ma è necessario e indispensabile per riavviare il procedimento amministrativo – ha ribadito D’Alfonso – che l’attuale situazione di contenzioso venga risolta al più presto”.

E in questo senso, il tavolo operativo chiesto dal presidente si riunirà il prossimo 7 gennaio, dove in quella sede verranno “dettagliate” le cifre.

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