PESCARA: ARRESTI PER RAPINE, IN CELLA ANCHE BULLO ROMENO

25 Settembre 2015 08:41

Pescara - Cronaca

PESCARA – I Carabinieri di Pescara hanno dato questa mattina esecuzione a due distinte ordinanze di custodia cautelare per rapina: nella prima operazione è finito in manette un 47 romano, Romano Micconi, per la tentata rapina all’ufficio postale di via nazionale adriatica nord mentre nell’altra è stato arrestato un 16enne di origini romene che durante l’inverno aveva terrorizzato coetanei rapinandoli di soldi e telefonini. 

La prima indagine è relativa ai fatti accaduti il 4 agosto scorso quando, poco prima delle 8, a Pescara in Via Nazionale Adriatica Nord, a Zanni, tre malviventi avevano tentato di rapinare un ufficio postale.

Il colpo era stato studiato nei minimi dettagli: i rapinatori, infatti, nei giorni precedenti, non solo avevano manomesso il sistema di climatizzazione della filiale per costringere i dipendenti ad aprire la finestra per far arieggiare i locali, ma avevano anche tagliato i supporti della pesante grata di ferro che proteggeva la finestra riappoggiando la stessa nella medesima posizione.

La mattina del colpo, dopo aver parcheggiato due mezzi rubati, un Fiat Talento ed una Panda nell’area retrostante l’ufficio, hanno prima atteso che il portavalori scaricasse una ingente somma di denaro per il pagamento delle pensioni poi, come programmato, che il direttore aprisse la finestra sul retro per limitare il caldo tropicale di quei giorni.





In un attimo si è visto piombare addosso due rapinatori che, dopo aver spostato la grata di ferro, pistola alla mano, hanno tentato di entrare dalla finestra: inaspettata e coraggiosa è stata, la reazione del direttore che, invece di farsi intimorire, ha sbattuto in faccia l’infisso riuscendo a chiuderlo.

L’improvvisa reazione ha mandato in pallone i malviventi che, nonostante i calci ed i colpi inferti, non sono riusciti a sfondare il vetro. Capito che ormai il colpo era fallito, i tre si sono dileguati a bordo di uno dei mezzi rubati preparati per la fuga. Parte della scena veniva ripresa da una telecamera a circuito chiuso di una vicina abitazione.

Le indagini intraprese hanno permesso di identificare, anche grazie al riconoscimento da parte di alcuni testimoni, uno dei rapinatori in Romano Micconi, 47enne di Roma, con a carico segnalazioni di Polizia per reati di droga e rapine a mano armata, oltre a ricettazione, lesioni e reati minori. 

La seconda indagine ha invece consegnato alla giustizia un “terribile” minorenne, che nel corso dell’inverno aveva messo a soqquadro la tranquillità del lungomare.

Il 16enne romeno, come ricostruito dai Carabinieri della stazione di Pescara Scalo, dal mese di gennaio ha iniziato a taglieggiare propri coetanei, minacciandoli, al fine di farsi consegnare quello che avevano. 





Forte del timore ingenerato nei coetanei per la sua aggressività e per il fatto di essere ormai riconosciuto come “bullo”, il minore, in ben tre circostanze, con altro giovanissimo al momento non ancora identificato, ha rapinato un gruppi di ragazzi.

I colpi, commessi tra gennaio e marzo, hanno fruttato come bottino qualche euro e i telefoni cellulari delle vittime e sono stati consumati all’uscita di scuola: il teppistello, una volta ottenuto quanto richiesto, per essere sicuro che tutto quanto gli fosse consegnato, perquisiva perfino le proprie vittime.

Fondamentale è stato per i militari il contributo offerto dalle vittime che hanno riconosciuto il giovane descrivendolo minuziosamente; sulla base di tali indicazioni gli inquirenti hanno approfondito le ricerche utilizzando anche il noto social network Facebook grazie al quale sono riusciti ad individuare una rosa di possibili autori.

Ulteriori riscontri investigativi hanno permesso di individuare il rapinatore in erba che, però, nel frattempo si era trasferito in Romania dai propri familiari.

Mentre venivano avviate le procedure per il suo arresto all’estero, il giovane ha fatto intanto rientro in Italia, dove ad attenderlo ha trovato i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara che hanno coadiuvato i militari della Stazione per le ricerche e l’esecuzione dell’arresto.

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