PESCARA: A TEATRO CON BEPPE FIORELLO, EMOZIONI E RICORDI SULLE CANZONI DI ‘MIMMO’ MODUGNO

di Alessandra Renzetti

22 Febbraio 2015 02:43

Pescara -

PESCARA – Lo spettacolo di Giuseppe Fiorello, Penso che un sogno così.. interpretato ieri sera presso il Teatro Massimo di Pescara ha davvero stupito il pubblico.

Lunghi ed entusiasmanti sono stati gli applausi, intensi invece gli attimi di commozione nell’ascoltare le canzoni di Domenico Modugno che hanno scandito la vita di molti e spesso rievocano forti ricordi, anche nei più giovani.

Beppe Fiorello ha raccontato la sua vita attraverso le canzoni di ‘Mimmo’, ossia Domenico Modugno, parlando di quel rapporto bellissimo avuto con il suo papà, Nicola Fiorello, che lo portava al mare in vacanza, alle feste di paese o a vedere i luoghi magici della Sicilia ascoltando le canzoni di Modugno.





Modugno viene descritto come un personaggio allegro, amato e amante della vita, molto estroverso, contrariamente al piccolo Beppe, l’ultimo di quattro fratelli, che ascoltava le sue canzoni ed era introverso, non parlava con nessuno e stava sempre al fianco di quel papà che prendeva sempre le sue difese proprio per quella sua timidezza e lo definiva ''un sognatore''.

Quella che Fiorello porta sul palco del Massimo, è molto più di una piacevole commedia musicale: si tratta di un tuffo nel passato dell’Italia negli anni della sua infanzia in cui la mafia fa da padrona, le industrie prendono il sopravvento come l’Ilva di Taranto e le persone iniziano ad ammalarsi.

A ciò però, Fiorello aggiunge anche un ritratto simpatico e commovente della sua vita, in cui ricorda suoni, come il mare che infrange le onde sulla sabbia, o pasti preparati dalla nonna, le danze dei loro genitori che amavano ballare e le improvvisazioni del padre che talvolta cantava Modugno con le braccia aperte, come era solito fare l’artista che urlava al mondo il suo entusiasmo.

Nicola Fiorello adorava le feste e proprio festeggiando il carnevale è andato via: mentre ballava con la sua amata moglie si è accorto di aver lasciato in macchina le sigarette; percorrendo un viottolo stretto e buio e canticchiando, forse, Tu si' na cosa grande (così immagina il figlio Beppe nello spettacolo), perde la vita a causa di un malore, ma neanche in quel caso ha perso il sorriso.





Qui il piccolo sognatore, rinchiuso nelle sue passioni, esce dal suo guscio e decide di dare vita al suo sogno dedicandosi completamente a cinema, teatro e musica.

Tra le canzoni interpretate anche Nel blu dipinto di blu, Meraviglioso riproposta negli ultimi anni dalla band dei Negramaro, Cosa sono le nuvole, Io mammeta e tu, Piove, Resta cù mme, Amara terra mia, Vecchio frack, Lu pisce spada.

Questa sera ci sarà il bis dello spettacolo sold out, nella stessa location.

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