PERSEGUITAVA EX MOGLIE E FIGLIE, AGENTE PENITENZIARIO IN MANETTE

29 Agosto 2016 17:21

Chieti - Cronaca

VASTO – Prima gli era stato vietato di avvicinarsi alla ex moglie, poi di risiedere nella stessa città, tanto che dal carcere di Bologna dove lavorava stava per essere spostato in quello di Forlì.

Ma l'uomo, cui nel frattempo era stata tolta anche la pistola di servizio, avrebbe continuato a tormentare la donna e altre persone a lei vicine, e prima del trasferimento è arrivato l'arresto per stalking.

Un agente della polizia penitenziaria di 47 anni, di origine campana, è stato fermato dai colleghi della squadra Mobile di Bologna al termine di accertamenti cominciati circa un anno fa e dopo ripetute denunce della ex moglie, anche lei campana e residente nel Bolognese.





L'uomo non avrebbe accettato la fine della relazione, avvenuta un paio di anni fa, tormentando la donna con messaggi e telefonate minacciosi e offensivi, per accusarla di avere una relazione con un altro.

Nonostante un divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla ex moglie scattato dopo la prima denuncia di lei, l'uomo avrebbe rincarato la dose, indirizzando i messaggi anche verso una delle due figlie, di 14 anni, sempre con l'obiettivo di 'infangare' la madre. Per questo era stato colpito da un divieto di dimora in provincia di Bologna, provvedimento che avrebbe comportato il suo trasferimento, da settembre, al carcere di Forlì.

Nelle ultime settimane la sua posizione si è ulteriormente aggravata, perché ha cominciato a perseguitare anche un istruttore di ginnastica che lavora nella scuola delle figlie, identificato erroneamente come presunto nuovo compagno della donna. L'agente è arrivato a mandare una lettera minacciosa alla madre dell'insegnante, dopo averla scambiata per la moglie per via del nome indicato sul campanello di casa, per informarla del 'tradimento' di quello che credeva il marito.

L'istruttore ha presentato un esposto che ha indotto gli investigatori della Mobile, coordinati dal Pm Augusto Borghini, a fare emettere un'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip Mirko Margioccio.





L'uomo è stato arrestato sabato a Vasto, dove si trovava in vacanza, e rinchiuso nel carcere di Chieti.

“Una vicenda dolorosa ma anche di coraggio e di speranza – ha commentato Luca Armeni, dirigente della Squadra Mobile di Bologna – perché la vittima ha trovato la forza per reagire”.

Per combattere e prevenire ogni forma di violenza di genere, la Questura di Bologna ricorda che sta proseguendo l'iniziativa della Polizia di Stato 'Questo non è amore': il camper informativo sarà sabato prossimo nuovamente in piazza Maggiore.

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