PERDONANZA 2014: UN RECITAL PER I DESAPARECIDOS SARA CECALA PORTA SUL PALCO ‘L’ULTIMA MADRE’

22 Agosto 2014 15:36

L'Aquila -

L’AQUILA – Domenica 24 agosto, alle 21:30, presso l'Auditorium del Parco dell’Aquila, andrà in scena il recital di poesia, musica e canto “L'ultima madre – Destini nel tango”.  Lo spettacolo è a ingresso gratuito.

Lo spettacolo, inserito nel cartellone della 720esima edizione della Perdonanza Celestiniana, è tratto dal libro 'L'ultima madre' di Giovanni Greco (edizioni Nutrimenti-Feltrinelli), ed è organizzato dall'associazione culturale “Operaprima – Itinerari d'Arte”, per la direzione artistica di Sara Cecala.

Giovanni Greco – autore di numerosi testi e regie teatrali in Italia e all'estero e insegnante di recitazione in versi presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica 'Silvio D'Amico', sarà la voce recitante che leggerà alcuni passi del libro. 

L'attore sarà accompagnato dai musicisti Antonio Scolletta (violino), Sara Cecala (pianoforte), Fernando Mangifesta (fisarmonica), Lorenzo Scolletta (fisarmonica) e Miriam foresti (voce).

Nato come spettacolo sul tema dei desaparecidos, frutto di un’inchiesta condotta sul campo a Buenos Aires, 'L'ultima madre' è un potente affresco ispirato ai grandi romanzi della letteratura sudamericana.

LA TRAMA





Maria è una mite casalinga di un barrio povero di Buenos Aires, vedova di un muratore di origini italiane. 

Gli uomini che hanno preso il potere in Argentina hanno fatto sparire i suoi due figli, i gemelli Pablo e Miguel, insieme a tante altre persone dissolte nel nulla. María cerca una risposta, vuole la verità, e per questo viene imprigionata, torturata, esiliata. La sua vicenda si sovrappone a quella di Mercedes, figlia e moglie di due militari di quella giunta che reprime nel sangue ogni forma di opposizione. 
Anche Mercedes è madre di due gemelli, Nacho e Mari. I bambini le sono stati consegnati alla nascita, figli di un’attivista politica arrestata e poi scomparsa. Sono cresciuti in una famiglia che non è la loro, all’oscuro di tutto.
Giovanni Greco racconta il dramma con una lingua meticcia, che dà forma plastica all’oralità, muovendosi in un arco di tempo che va dall’Argentina degli anni Settanta ai nostri giorni, ma che affonda le radici nella storia europea del Novecento: l’Italia dei migranti, i campi di concentramento nazisti, i moti studenteschi parigini, la caduta del muro di Berlino.

L’AUTORE

Con il suo romanzo d'esordio, Malacrianza (Nutrminenti, 2012), Giovanni Greco ha vinto il Premio Calvino ed è stato finalista al Premio Strega e al Premio Viareggio.

Scrittore, traduttore, attore e regista teatrale, ha tradotto Vuoti di Tony Harrison (Einaudi, 2008) e Antigone di Sofocle (Feltrinelli, 2013), ha pubblicato Teatri di pace in Palestina (manifestolibri, 2013) e ha curato, con Anna Maria Belardinelli, il volume Antigone e le Antigoni. Storia, forme, fortuna di un mito (Mondadori, 2010). Autore di numerosi testi e regie teatrali in Italia e all'estero, insegna recitazione in versi presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio D'Amico.

Hanno detto dell’autore e del suo esordio narrativo Malacrianza

Un libro che scompone e ricompone il tempo. Greco è senza dubbio uno dei migliori scrittori degli ultimi anni”.





Andrea Camilleri

“Lo straordinario esordio di Giovanni Greco inanella tanti quadri, che spericolatamente si succedono, e a volte vengono ripresi, o s’intrecciano, sicché alla fine diventano storie, con un finale incendiario”.

Daria Galateria, la Repubblica

“Una sfida ai limiti dell’estetico.”

Daniele Giglioli, Corriere della Sera

““Un libro indomabile e fluviale, potente nell’ispirazione e nella resa. Dà quella vertigine che assale cominciando certi romanzi di Faulkner”.
Paolo Di Paolo, l’Unità

Info: 329 363 7552; [email protected]; [email protected]; www.perdonanza-celestiniana.it

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