PENNE – “Abbiamo incaricato un legale per verificare se, sul piano amministrativo, potrebbero esserci profili di illegittimità annidati nei decreti con i quali il commissario ad acta ha approvato il riordino della rete ospedaliera, declassando di fatto l'ospedale San Massimo”.
Lo ha afferma il sindaco di Penne (Pescara), Mario Semproni, che ha illustrato la delibera con la quale la giunta comunale ha incaricato lo studio legale Di Tonno per analizzare, approfondire ed eventualmente impugnare il decreto di riorganizzazione delle rete ospedaliera abruzzese che, nel merito, ha previsto il declassamento da ospedale di base a ospedale di area disagiata.
“Metteremo in campo ogni iniziativa a nostra disposizione mirata a difendere il nostro presidio ospedaliero che, secondo i piani del governo regionale, dovrebbe diventare un ospedale di area disagiata”.
“Entro fine mese – prosegue il sindaco Mario Semproni – celebreremo anche un consiglio comunale straordinario sul tema della sanità, aperto ai sindaci dei Comuni dell'area vestina, forze sindacali e cittadini, in occasione del quale approveremo un documento condiviso per sostenere la nostra azione politica messa in campo a difesa della sanita' vestina. Perchè il San Massimo non e' l'ospedale di Penne, ma è dell'area vestina”.
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