PEDAGOGIA: PROPOSTA LEGGE BLUNDO PER NUOVE FIGURE PROFESSIONALI

23 Gennaio 2018 15:16

Regione -

L'AQUILA – L’introduzione di nuove figure professionali come il pedagogista scolastico specializzato con funzioni determinanti per la riuscita della riforma proposta, perché in grado di coordinare al meglio l'attività didattica, affiancato, se necessario, dallo psicologo scolastico e dal mediatore culturale, figure proposte per garantire un lavoro di equipe tra diversi professionisti, per rendere concreto l’astratta nozione di diritto all’istruzione, a cui si affianca un ulteriore diritto fondamentale, quello all'educazione della persona.

È quanto prevede una proposta di legge presentata dalla senatrice del Movimento cinque stelle Enza Blundo, di cui la parlamentare ha parlato martedì scorso nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e dato conto attraverso un comunicato diffuso ieri, proprio mentre l'attenzione in Abruzzo era concentrata sulla presenza del candidato premier Luigi Di Maio.

Il comunicato di resoconto è arrivato alle redazioni domenica scorsa, nel giorno della visita del candidato premier pentastellato Luigi Di Maio, il cui passaggio, breve e foriero di polemiche, all'Aquila, ha visto l'aquilana Blundo più defilata rispetto ai consiglieri regionali Sara Marcozzi e Domenico Pettinari

Un dato politico che sancisce lo scollamento del M5s aquilano rispetto alla costa abruzzese, come si è visto dalle candidature alle elezioni del prossimo 4 marzo che non vedranno nessun aquilano in gara. 

Il convegno organizzato dalla Blundo, “Il Futuro della scuola tra storia e innovazione”, mirava a diffondere la conoscenza, tra un vasto pubblico, del contenuto di proposte didattiche tra le più innovative ed efficaci adottate in Italia.

Il convegno è stato aperto dalla dottoressa Cinzia Giacomobono, che ha illustrato i punti fondamentali del metodo montessoriano, utilizzato nel suo Istituto Comprensivo Parco degli Acquedotti di Roma: in particolare la capacità di predisporre un ambiente sereno e stimolante in cui far vivere agli studenti l'esperienza dell'apprendimento senza costrizioni ed è  proseguito con la testimonianza di Edoardo Martinelli allievo di don Milani il quale ricordando il Priore di Barbiana ha messo a fuoco l’importanza della complicità educativa e del lavoro di squadra, ricordando a tutti che la democrazia non si predica ma si esercita.

Con la senatrice Blundo è intervenuto anche il deputato Luigi Gallo, insieme hanno illustrato le innovative proposte di una nuova organizzazione scolastica, contenute in due disegni di legge presentati a loro prima firma nei due rami nel Parlamento. 





“La scuola deve aprirsi agli spazi di vita per creare occasioni esperenziali per tutti come alternativa all’esistente, perché sino ad oggi si è preferito una sorta di internamento forzato dei bambini e degli adolescenti in spazi chiusi e oppressivi”, ha affermato l’onorevole Gallo. 

“Proponiamo un intervento radicale sulla struttura dei meccanismi scolastici: spazio, tempo per restituire ai più giovani il gusto e la motivazione”.

È quanto affermato in modo chiaro dal professor Paolo Mottana, ordinario di filosofia dell'educazione all'Università Bicocca di Milano, co-redattore del libro Scuole aperte e diffuse.

Nel suo intervento, la parlamentare Blundo, ha poi ricordato il contenuto dell'articolo 34 della Costituzione, quello che prescrive la massima apertura della scuola, la gratuità dell’istruzione obbligatoria, il sostegno agli studenti capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi. e riferendosi alle risorse troppo scarse destinate a un settore fondamentale per lo sviluppo del Paese, che deve essere non solo materiale ma innanzitutto morale, ha proposto di reperire le risorse tassando dell’1%, gli utili di BankiItalia per poter distribuire il ricavato, pari a circa 8 miliardi di euro, all’istruzione e dare finalmente un sostegno adeguato al diritto allo studio.

La proposta di legge presentata dalla Blundo prevede anche l’introduzione di nuove figure professionali: il pedagogista scolastico specializzato con funzioni determinanti per la riuscita della riforma proposta, perché in grado di coordinare al meglio l'attività didattica, affiancato, se necessario, dallo psicologo scolastico e dal mediatore culturale, figure proposte per garantire un lavoro di equipe tra diversi professionisti, per  rendere concreto l’astratta nozione di  diritto all’istruzione, a cui si affianca un ulteriore diritto fondamentale, quello  all'educazione della persona. 

Nell’intervento della dirigente scolastica Maria Grazia Cianciulli, di Belvedere Marittimo (Cosenza), sono state illustrate nel dettaglio le caratteristiche della principale novità organizzativa e didattica per le scuole superiori di primo e secondo grado e recepite nella proposta di legge della senatrice Blundo. 

Tale progetto innovativo è stato introdotto nei licei “Tommaso Campanella” e sperimentato da tre anni nei licei “Belvedere” ed è basato sull’attivazione degli insegnamenti opzionali e sul potenziamento dei saperi e delle competenze, attraverso la rimodulazione del monte ore ed il recupero di tempo da destinare alla personalizzazione didattica.





Secondo quanto dichiarato dalla dottoressa Cianciulli: “Il progetto restituisce dati entusiasmanti in diversi campi di verifica dei risultati e ha offerto agli studenti anche la possibilità di sperimentare l’alternanza scuola-lavoro in modalità di impresa formativa e simulata in orario curriculare”.

Di particolare interesse, sullo stesso argomento, l’intervento della dirigente scolastica, Marilena Viggiano, dell'Istituto Tecnico e Professionale “Aletti” di Trebisacce (Cosenza), in qualità di referente della Rete Scolastica Crosscurriculum, ha evidenziato che “tale flessibilità didattica e organizzativa costituisce la risposta ai bisogni di ciascun allievo al fine di garantire  a tutti il necessario successo formativo”.

Dalla professoressa Loredana Giani è venuta un’approfondita riflessione sul ruolo centrale delle istituzioni scolastiche nel formare gli studenti da un punto di vista anche emozionale, offrendo loro un metodo per garantirgli la migliore risposta individuale e collettiva innanzi alle difficoltà della vita ed offra le basi per la resilienza degli studenti e della collettività intera.

Il professor Giuseppe Spadafora, ordinario di Pedagogia generale presso l'Università della Calabria ha fatto rilevare come le questioni educative e scolastiche costituiscano un patrimonio culturale comune che va al di là delle diverse ideologie e che sono fondamentali per lo sviluppo sociale e civile della democrazia in Europa e nella società globale contemporanea

Il convegno, si è concluso con la comune convinzione dei relatori sulla necessità di garantire le pari opportunità.

 

 

Commenti da Facebook

RIPRODUZIONE RISERVATA
Download in PDF©


    Ti potrebbe interessare:

    ARTICOLI PIÙ VISTI: