PEDAGGIO ASSE ATTREZZATO: ACERBO, ”DI STEFANO SUDDITO DI ROMA”

4 Luglio 2010 19:29

Pescara - Politica

PESCARA – “Le dichiarazioni del senatore Fabrizio Di Stefano del Pdl sulla vicenda pedaggi sono ridicole e, purtroppo, assai rappresentative dell’atteggiamento che caratterizza il ceto politico abruzzese del centrodestra. Invece di invocare una marcia indietro del governo rispetto all’introduzione degli odiosi balzelli autostradali il senatore Di Stefano si lancia nella polemica contro l’opposizione”.

Lo afferma il consigliere regionale di Rifondazione, Maurizio Acerbo (nella foto).





“Mostrarsi fedeli sudditi dei vertici romani – attacca – è, come al solito, più importante che difendere gli interessi del nostro territorio. Mentre il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si associa alla proteste e ai ricorsi del presidente della provincia di centrosinistra, Nicola Zingaretti, il vice-coordinatore abruzzese del Pdl polemizza con Giovanni Legnini! Per Di Stefano, dobbiamo accontentarci del fatto che l’Anas abbia per ora rinunciato a realizzare i nuovi caselli sull’asse attrezzato, cosa che però potrà fare in un futuro assai prossimo!”.

“Il problema – prosegue Acerbo – è che il centrodestra abruzzese è una corte dei miracoli di personaggi che strisciano ai piedi dei loro sponsor romani, che decidono dall’alto le geografie del potere in Abruzzo. La loro forza non viene dal radicamento nella società abruzzese e nella capacità di essere egemonici per progettualità e capacità amministrative, ma dall’investitura che arriva da Roma. Per questo non gli viene mai la tentazione di alzare la voce per difendere l’Abruzzo sui tavoli romani”.

“Come dimostra la vicenda del post-terremoto – accusa – la parte che preferiscono è quella degli accompagnatori dei ‘big’ del centrodestra e di avvocati difensori delle scelte del governo. Non c’è bisogno di essere militanti comunisti come il sottoscritto per accorgersi della pericolosità per la nostra Regione di questo andazzo”.





“Non a caso – sottolinea il consigliere Prc – un grande vecchio della politica nazionale, come il sedici volte ministro Remo Gaspari, ricevendo a Vasto la cittadinanza onoraria ha giustamente sottolineato che ‘i politici non devono correre dietro a chi comanda a Roma’”.

“Invece di rivendicare come ‘buon risultato’ l’imposizione di un balzello iniquo – conclude Acerbo – gli esponenti del centrodestra dovrebbero difendere il diritto degli abruzzesi a non venire tartassati. Rinnovo quindi l’invito a Chiodi e ai presidenti delle Province a predisporre un ricorso al Tar come già annunciato dalle Province di Roma e Rieti”.

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