PASQUA: CHIETI, LA CARITAS DONA 300 BUONI SPESA E 1000 PAIA DI SCARPE

di Arianna Iannotti

21 Aprile 2014 09:40

Chieti - Cronaca

CHIETI – “Le strutture della nostra Caritas stanno scoppiando. Le richieste d’aiuto sono sempre più numerose e più pressanti. La povertà dilaga, seppure nell’indifferenza generale”.

Il grido d’allarme arriva da don Enrico D’Antonio, direttore della Caritas diocesana di Chieti Vasto che, nel periodo pre-pasquale, ha messo in moto un meccanismo di solidarietà per cercare di far passare una Pasqua il più serena possibile ai tanti in difficoltà.





Come già a Natale, anche a Pasqua la Caritas ha distribuito 300 buoni spesa da 30 euro per generi alimentari di prima necessità. “Abbiamo fatto un accordo con il supermercato Conad – spiega don Enrico – specificando che i buoni spesa servono sono per generi di prima necessità. Vino e alcol, per capirci, non possono essere pagati con i nostri buoni spesa”.

Quest’anno c’è anche un’altra novità: don Enrico ha fatto anche distribuire più di un migliaio di paia di scarpe nuove di zecca donate da diversi esercizi commerciali. Si tratta di rimanenze, spesso provenienti da negozi costretti a chiudere, circostanza non rara di questi tempi.

La Caritas diocesana solo a Chieti gestisce diverse strutture: le due mense per i poveri una alla stazione e in centro (quest’ultima in collaborazione con le suore Vincenziane), il centro di distribuzione viveri in via Arniense, il centro d'ascolto in via Chiarini, le due case d'accoglienza per i parenti delle persone ricoverate in ospedale in via Papa Giovanni (in collaborazione con l'associazione La Sorgente) e la casa d'accoglienza “Mater Populi Teatini” in via De Lollis.





“Ci chiedono di tutto – dice ancora il sacerdote – viveri, vestiti, medicine, anche del tipo salvavita. Arrivano da noi con i preavvisi di morosità con la minaccia di staccare le utenze. Ci chiedono di saldare il conto della retta scolastica per il servizio mensa. E non di rado capita che i bambini non mangiano finché non arriviamo noi a saldare il conto”.

Se una volta la povertà aveva il volto dell’extracomunitario arrivato da lontano in Italia in cerca di un futuro migliore, adesso le cose sono cambiate. Sono gli italiani quelli che si rivolgono maggiormente alle strutture della Caritas.

Ne sono testimonianza i dati della casa d’accoglienza “Mater Popoli Teatini” che nel 2013 ha dato ospitalità a 982 persone in difficoltà: 591 italiani e 391 stranieri.

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