PALLAVOLO: ARABONA CHIETI, PASSIONE E GRINTA DELLE RAGAZZE TERRIBILI

di Rossella Papa

2 Novembre 2013 08:02

Chieti - Sport

CHIETI – La Pallavolo in Abruzzo “schiaccia” sempre più forte e regala grandi soddisfazioni in campo.

Emerge, tra le formazioni abruzzesi, la grintosa Arabona Volley di Chieti, che milita nel girone F di serie B2 femminile: 12 donne che, in campo, si trasformano e diventano giocatrici combattive agli ordini di Andrea D’Arielli, giovane e ambizioso allenatore.

È proprio lui a confessare ad AbruzzoWeb la passione e il sacrificio che ci vogliono per scalare la classifica. “È uno sport impegnativo, tra trasferte e duri allenamenti, ma la gioia di una vittoria o la vincita di un campionato ripagano tutta la fatica”, assicura.

Un campionato iniziato ad agosto e che terminerà a maggio, duro da affrontare se non aiuta la complicità di una squadra che diventa famiglia.





Uno spogliatoio disordinato, dov’è difficile farsi spazio tra i borsoni e quella melodia di voci di donna che non ci si aspetterebbe mai possano trasformarsi in grinta e cori di incitamento.

Eppure sono tutte chiuse lì, le ragazze dell’Arabona: in una stanza che fa da antistadio per ogni allenamento. Ogni seduta diventa una battaglia contro lo sforzo, contro gli infortuni ma puntando alla soddisfazione che solo una “palla dentro”, cioè un punto, può dare.

Molte di loro sono cresciute in quella palestra, così grande per delle bambine ma non abbastanza per i sogni che custodiscono. È il caso di una della giocatrici, Ilaria Cesarone, 27 anni.

“Ho iniziato a giocare a 6 anni, i tanti sacrifici sono ripagati dal risultato ma soprattutto dall’unione di squadra. Ne vale la pena, perché oltre che uno sport è una passione”, racconta.





È sempre la passione che porta a far coesistere lo sport con i propri impegni quotidiani. C’è chi lavora, e chi, invece, deve dividere la pallavolo con la scuola, come Maria Irene Ricci, 17 anni, la più piccola della squadra ma non per questo la meno energica.

“La pallavolo rappresenta una valvola di sfogo, mi regala quelle ore di libertà – spiega – Essere la più piccola della squadra può far la differenza negli spogliatoi ma in campo siamo tutte compagne che seguono lo stesso obiettivo”.

Una palla alzata con decisione, “la schiacciata” alla paura. È forse il segreto di questa squadra emergente: focalizzare l’obiettivo, prendere la rincorsa e vincere.

Nella “geografia” del volley, l’Abruzzo vanta a livello nazionale in cima l’Impavida Ortona, ancora in serie A2 maschile, seguita da una serie B2 ugualmente combattiva, nella quale nel girone G femminile si trovano l’Arabona, l’Altino e la Dannunziana;  in B2 maschile, invece, il Pescara 3 e il Teate Chieti sono nel girone E.

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