L’AQUILA – I paesaggi d’Abruzzo continuano ad avere appeal all'interno del mondo cinematografico e del piccolo schermo: anche la nuova serie tv di Giacomo Battiato Il nome della Rosa, ispirata al celebre best seller di Umberto Eco, verrà girata in parte nei borghi abruzzesi, un'opportunità sia in termini economici che di promozione, ma a livello regionale ancora non esiste una struttura unica per le Film commission, le unità amministrative indipendenti che hanno lo scopo di sostenere e attrarre produzioni audiovisive nel territorio.
A confermarlo ad AbruzzoWeb Sonia Fiucci, responsabile dell’Aquila Gran Sasso Film commission. “Sì, sono arrivati in città venerdì 13 aprile a Prato Capito, località nel comune di Lucoli – racconta la Fiucci – Due giorni prima dell’arrivo della troupe abbiamo effettuato i sopralluoghi insieme al commissario del Comune, Maria Cristina Di Stefano, che è stata molto disponibile. Le riprese non sono durate molto, ma lo staff si è fermato nel nostro territorio e questo è molto importante non solo in un’ottica di promozione turistica, ma anche in termini di ritorno economico per il comprensorio”.
Tra le località scelte per girare alcune scene dell’attesa mini serie, infatti, sono state scelte alcune località abruzzesi: Lucoli e Rocca Calascio, in provincia dell’Aquila, Fara San Martino e Roccascalegna in provincia di Chieti.
Si tratta di operazioni a “costo zero” che, secondo la responsabile della Film commission “andrebbero valorizzate di più, con una gestione più attenta e una sinergia maggiore tra i vari Enti, con lo sguardo verso uno sviluppo futuro concreto dell’intero territorio. Per questo bisognerrebbe credere ed investire su una struttura più grande in grado di rispondere a tutte le esigenze delle varie province, creando un sistema funzionale che porti quante più troupe nella regione”.
Uno strumento che ha un potenziale ancora “troppo sottovalutato”, secondo la responsabile aquilana e che “potrebbe diventare una risorsa importante per tutti gli abruzzesi”.
Il Consiglio regionale, in realtà, ha approvato la legge che istituisce l'Abruzzo Film Commission, fortemente voluta dal consigliere regionale del Partito democratico Pierpaolo Pietrucci, ma in attesa dei fondi tutto è ancora fermo,
Ma questo non è l’unico caso in cui i paesaggi e i borghi d’Abruzzo hanno fatto da sfondo a film, serie e programmi tv: dalle celebri pellicole di Federico Fellini La strada, Pietro Germi con Serafino, nota pellicola con un giovane Adriano Celentano, Richard Donner, con il celebre Ladyhawke,Jean Jaques Annaud, con Il nome della Rosa, dove ha recitato anche Sean Connery, Enzo Barboni (conosciuto con lo pseudonimo E.B. Clucher) regista dei film Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità con Bud Spencer e Terence Hill fino alla nuova fiction Rai L'Aquila, grandi speranze di Marco Risi e la puntata girata sul Gran Sasso di Top Gear, lo show dedicato all'automobilismo trasmesso in oltre 200 paesi, prodotto dalla Bbc inglese, che andrà in onda in Italia dal primo maggio, condotta da Matt Le Blanc.
“L’Aquila sarà protagonista anche di un video girato dalla casa di produzione della Ford a Montecristo a Campo Imperatore – spiega ancora la responsabile della Film commission aquilana – che andrà in onda al Festival di Cannes per presentare importanti novità della nota casa automobilistica”.
Anche in questo caso, per la Fiucci, “è stato fondamentale il rapporto di collaborazione con il Parco, che ha dato un supporto a 360 gradi, dandoci i permessi velocemente”. Attrarre questo tipo di turismo “amplia notevolmente le possibilità di lavoro degli abitanti del posto – aggiunge – e se si riuscisse a creare un sistema virtuoso e duraturo, potrebbe essere una risposta positiva al problema della disoccupazione”.
Tornando alla nuova serie tv Il Nome della Rosa: le riprese sono iniziate a gennaio 2018 e nel cast ci sono nomi importanti del calibro di John Turturro e Rupert Everett, scelti per i ruoli chiave, rispettivamente, di Guglielmo da Baskerville, il monaco francescano del XIV secolo che indaga su una serie di macabri omicidi, e sul suo antagonista, l'Inquisitore Bernard Gui.
Tra gli altri attori internazionali: Sebastian Koch, protagonista della pellicola Le Vite degli Altri, vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero, James Cosmo e Richard Sammel, che hanno recitato in Bastardi Senza Gloria e il tedesco Damien Hardung, che interpreterà Adso, l’apprendista di Gugliemo.
Ma ci saranno anche diversi volti noti del cinema italiano come: Fabrizio Bentivoglio, che ha recitato nel film Il Capitale umano, Greta Scarano di Suburra, Stefano Fresi e Piotr Adamczyk già attori in Karol: Un uomo che divenne Papa.
La serie, composta da 8 episodi è ambientata nell’Italia del 1327 e segue la storia di Guglielmo da Baskerville e il suo apprendista, Adso da Melk, intenti a scovare un serial killer in un monastero benedettino dell'Italia settentrionale.
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