TERAMO – Quattro infermieri del sindacato Nursind di Teramo, una malata di cancro e un blogger teramano hanno avviato da stanotte lo sciopero della fame per protestare contro le carenze del reparto di oncologia dell’ospedale Mazzini di Teramo.
I sei si sono sistemati nell’atrio di ingresso del nosocomio teramano e indossano cartelli di protesta rivolti alla direzione generale della Asl di Teramo, in cui invocano provvedimenti urgenti per la carenza di personale, la mancata attivazione del dipartimento e del polo oncologico come previsto dal Piano sanitario regionale e della stanza Ufa, un locale speciale per l’assorbimento delle sostanze utilizzate nelle chemioterapie, costato alla Asl teramana oltre 200 mila euro e mai entrata in funzione.
Ai manifestanti è giunta questa mattina la solidarietà di alcuni esponenti politici, tra cui il segretario provinciale del Pd, Robert Verrocchio, il senatore Alfonso Mascitelli dell’Idv, e il consigliere regionale dello stesso partito, Cesare D’Alessandro, che si sono recati personalmente in ospedale e hanno visitato il reparto di oncologia, in cui in quel momento c’era in servizio un solo medico per 27 pazienti in attesa per le cure quotidiane.
Download in PDF©