OSPEDALE L’AQUILA: NUOVA SALA PARTO IN ACQUA, REGALO POST-SISMA

22 Ottobre 2014 15:33

L'Aquila -

L’AQUILA – Diventa realtà la nuova sala per il parto in acqua all’ospedale  ‘San Salvatore’ dell’Aquila, grazie alla donazione dell’Ammi, l’Associazione nazionale mogli medici italiani, presieduta da Maria Grazia Tatti, coadiuvata da Rosanna Fain Bonda Mastrangelo, che ha acquistato la vasca  per lo ‘speciale’ parto e l’ha donata all’ospedale aqu ilano colpito dal sisma del 6 aprile 2009. 

All’inaugurazione di questa mattina erano presenti, tra gli altri, il manager della Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri, il direttore sanitario aziendale, Teresa Colizza, il direttore del reparto di Ostetricia, Gaspare Carta, il direttore Neonatologia e Tin, Sandra Di Fabio, il direttore sanitario del ‘San Salvatore’ Giovanna Micolucci e molti altri direttori si servizi. 

“Un’esperienza – si legge nella nota della Asl – quella della nascita in acqua, appannaggio, in Abruzzo, di pochi presidi ospedalieri e che si accompagna  a benefici psico-fisici nel rapporto mamma-figlio. Il parto in acqua sarà possibile solo per donne con gravidanze non a rischio e, ovviamente, limitatamente ai parti naturali”.





Per assistere al meglio le partorienti, il personale ha seguito un articolato corso di formazione professionale che ha riguardato ostetriche, ginecologi e neonatologi. 

“Il progetto parto nel liquido – prosegue la nota – si deve alla sensibilità del manager Silveri e all’impegno dei responsabili dei Servizi  interessati,  come Carta e Di Fabio”. La nascita in acqua, viene spiegato, dà una serie di importanti benefici tra cui il rilassamento della muscolatura, quindi meno dolore, e  un più intenso contatto mamma-neonato. 

“Sono davvero molto grato – le parole di Silveri – all’associazione mogli medici italiani che ci ha donato la speciale vasca e che ha dimostrato non solo grande generosità verso di noi ma anche e soprattutto pazienza e tenacia per perseguire questo obiettivo”.

Il ‘pianeta-nascita del ‘San Salvatore’ si avvale di due Servizi come Ginecologia e Neonatologia-Tin (terapia intensiva neonatale).





Quest’ultimo servizio, che tratta parti prematuri – tra la 23esima e la 37esima settimana – assiste circa 104 parti pre-termine l’anno.

Per quanto riguarda Ostetricia e Ginecologia, nonostante il calo verticale della natalità in quasi tutti gli ospedali italiani,  anche nel 2013 il reparto “è riuscito a mantenersi su standard di tutto rispetto come numero di parti, al di sopra della considerevole soglia di 1.000, per la precisione 1.021″.

Nei primi 7 mesi di quest’anno, Ostetricia ha registrato un aumento delle nascite: 45 in più tra gennaio e luglio 2014  rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno.

 

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