OSPEDALE L’AQUILA: BENEDETTI A SILVERI, ”IO E TE NON SIAMO ALLA PARI”

15 Luglio 2015 17:06

L'Aquila -

L’AQUILA – “Non intendo polemizzare con il direttore della Asl Silveri, dal momento che non ritengo siamo sullo stesso piano, visto che io rappresento il Consiglio comunale e la città, lui rappresenta solo chi lo ha nominato, vale a dire l’ex presidente della Giunta regionale Chiodi”.

Si fa più aspra la guerra tra il presidente del Consiglio comunale dell’Aquila, Carlo Benedetti, e il direttore generale della Asl numero 1 Avezzano-Sulmona-L’Aquila, Giancarlo Silveri.





A quest’ultimo, Benedetti ha annunciato nel corso della seduta straordinaria sulla sanità di voler chiedere lumi sul presunto mancato impiego di 40 milioni di euro provento di un’assicurazione per la ricostruzione post-sisma dell’ospedale “San Salvatore”.

Il manager ha definito il presidente “distratto” e ha annunciato di meditare una querela.

“Anziché fare polemiche a distanza, Silveri avrebbe dovuto essere presente al Consiglio comunale della città di cui dimentica di dover tutelare gli interessi – rincara ora Benedetti – Giudico, peraltro, le sue dichiarazioni sopra le righe e del tutto fuori luogo, giacché si parla di oltre 40 milioni di euro, una cifra con la quale si sarebbero potuti acquistare 25 robot chirurgici da Vinci per l’ospedale dell’Aquila”.





Secondo il presidente dell’assemblea civica, “se c’è qualcuno che era distratto, dunque, questo è proprio lui, quando si è deciso come impiegare questi fondi, provenienti, lo ricordo e lo sottolineo, dall’assicurazione del San Salvatore. A Silveri, vorrei porre, piuttosto, qualche domanda – insiste – Mi piacerebbe sapere perché, per la ricostruzione dell’ospedale, si è attinto a stanziamenti della ricostruzione pubblica quando si aveva la disponibilità di queste risorse, a quale capitolo di bilancio esse sono state ascritte e, soprattutto, se siano state spese per l’ospedale dell’Aquila, per ‘intera Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila o se, addirittura, siano stati utilizzati a livello regionale”.

“Se poi la situazione della sanità all’Aquila, con Silveri, sia migliorata e peggiorata, lo si può chiedere ai medici e agli utenti – conclude – La verità è che c’è solo il senso di appartenenza a una élite in grado di sopravvivere a ogni cambio politico e a ogni tornata elettorale”.

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