ANCORA STALLO SU PROJECT FINANCING MALTAURO-NOCIVELLI: EX ASSESSORE, 'FONDI CI SONO, VERI', 'VANNO VERIFICATE COPERTURE', E ASSICURA, 'NON VEDO RISCHI MAXI-CONTENZIOSO'

OSPEDALE CHIETI: PAOLUCCI, ‘E’ INSICURO CENTRODESTRA NON PUO’ NON FARE NULLA’

di Filippo Tronca

24 Gennaio 2020 08:00

L'Aquila -

L'AQUILA – “L'ospedale Santissima Annunziata di Chieti ha problemi di staticità ed è insicuro dal punto di vista sismico. Noi davanti a questa emergenza abbiamo accelerato sul project financing, unica soluzione che era percorribile. La giunta di Marco Marsilio preferisce invece galleggiare, e non decidere nulla”.

Parole pesanti quelle del capogruppo del Partito democratico in Regione, Silvio Paolucci, ex assessore alla Sanità, che torna a denunciare lo stallo che si registra intorno al project financing presentato ormai da cinque anni dall’ati Maltauro-Nocivelli, dal valore di 285 milioni di euro, e che prevede l'abbattimento e ricostruzione della struttura.

Tornando ad attaccare il suo successore al governo del comparto sanitario regionale, Nicoletta Verì, della Lega, che sempre a questa testata conferma che la linea della maggioranza di centrodestra, sul project di Chieti, come su quelli di Vasto e Lanciano, – facendo salvo solo quello di Avezzano -, è quello della prudenza, e della necessità di verificare le coperture economiche e la convenienza per la parte pubblica, che in base alle regole del progetto di finanza dovrà affidare un toto di servizi e forniture non sanitarie, e pagare canoni pluriennali, ai privati che realizzeranno con le loro risorse, i nosocomi.

La proposta relativa all'ospedale chietino, è però in fase avanzata, rispetto agli altri project, avendo ricevuto la pubblica utilità lo scorso anno dalla giunta regionale di centrosinistra guidata da Luciano D’Alfonso, ora senatore del Pd, che ha avocato a sé l’esame della pratica e la decisione alla luce del ritardo della Asl teatina nelle mani della quale è tornata la palla. Andrebbe a questo punto indetto il bando di gara, anche per evitare eventuali richieste di maxi-risarcimento da parte del proponente, ma l'iter con la vittoria del centrodestra, a febbraio 2019 si è nuovamente bloccato.

Del resto non è un mistero che nella maggioranza ci sono acerrimi nemici del project chietino, a cominciare potente assessore alle Attività produttive, Mauro Febbo, di Forza Italia e chietino. Che trova sponda anche nell’opposizione del Movimento 5 stelle.





Il risultato, dunque per Paolucci è quello dell'atteggiamento “irresponsabile”. “Vogliono cambiare la programmazione sull'edilizia sanitaria? E' legittimo – si accalora l'ex assessore -, ma devono dirlo, invece continuano a galleggiare, forse non lo sanno nemmeno loro cosa vogliono fare. Per quanto riguarda l'ospedale di Chieti però c'è il dato di fatto dell'insicurezza sismica, e non si può tergiversare. Quando questa emergenza è stata certificata da perizie, dopo che il tribunale ha sgomberato parte della struttura per oltre 100 posti letto, noi abbiamo dato l'unica risposta possibile, a quel tempo e in ordine anche alle disponibilità economiche, quella di accelerare sul project financing, portandolo alla fase di dichiarazione di pubblica utilità. La Giunta Marsilio che soluzioni alternative propone?”

Una risposta in tal senso non è arrivata nemmeno a seguito della riunione di giovedì 16 gennaio, convocato dal direttore generale della Asl chietina, Thomas Schael, dando seguito al preoccupato e perentorio invito da parte di Maltauro e Nocivelli, inviato ad Asl e Regione l’8 dicembre, volto ad aver lumi sull’iter.

Incontro interlocutorio, è stato poi comunicato dal presidente Marsilio, e incentrata più in generale sui fondi sull’edilizia sanitaria relativi alla realizzazione anche qui in project, oltre a quello di Chieti, anche degli ospedali di Lanciano, Vasto ed Avezzano.

A margine della riunione dei capigruppo di martedì 21 scorso Verì conferma a questa testata: “Sulla partita del project di Chieti, dobbiamo, come ho più volte ripetuto, effettuare un surplus di istruttoria per verificare la copertura economica”.

Riferendosi alla quota pubblica necessaria all’operazione, 30 milioni di euro, da individuare e programmare, per pagare i canoni ai privati che si faranno carico a loro spese della realizzazione del nosocomio.

Ed anche ai fondi complessivi necessari a tutti gli altri project, previsti nella programmazione predisposta da D'Alfonso e Paolucci, che intendeva intervenire con i fondi ex art. 20, pari a 143 milioni di euro.





“Quei 143 milioni – ribadisce però ancora Verì – sono stati solo assegnati alla Regione Abruzzo, ma non ancora deliberati o tantomeno erogati. E comunque con 143 milioni di euro non è possibile costruire tutti gli ospedali previsti, ognuno dal costo medio di circa 80 milioni”.

Aggiungendo: “non siamo pregiudizialmente contrari al project, ma riteniamo preferibile intervenire,in linea di principio, con risorse interamente pubbliche sull'edilizia sanitaria, per non esporre le Asl a progetti di finanza che potrebbero non rivelarsi sostenibili, visto che i canoni, per una durata media di 25 anni, ammonterebbe a non meno di 20 milioni annui in media a carico del bilancio delle Asl interessate”.

Sul rischio poi di pagare maxi-risarcimenti, in caso di affossamento del project, Verì assicura che, ''nell''incontro del 16 gennaio, non mi pare che i rappresentanti di Maltauro e Nocivelli, abbiano manifestato questa intenzione”. Paolucci contesta però le “preoccupazioni contabili” di Verì.

“Il governo di centrodestra mostra di non conoscere le carte: i soldi ci sono, iscritti nero su bianco negli atti del direttore generale del Tesoro. Ovviamente non sono stati ancora trasferiti, ma questo solo perché la Regione non comunica ancora cosa ci vuole fare”, afferma il capogruppo Pd.

Concorda però sul fatto che l'ipotesi di risarcimento è remota: “Con i nostri provvedimenti, avevamo in qualche modo messo al sicuro la Regione, garantendogli la libertà di poter scegliere e rimodulare la propria programmazione, ma ripeto il tema non è questo, bensì quello che in qualche modo sull'ospedale di Chieti occorre intervenire, per metterlo in sicurezza”.

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