ORDIGNO BELLICO DISINNESCATO IN 5 ORE, EVACUATI CENTINAIA DI CITTADINI AD ORTUCCHIO

15 Dicembre 2019 20:37

L'Aquila - Cronaca

AVEZZANO – Sono terminate alle 15 le operazioni per il disinnesco di un ordigno bellico rinvenuto il 27 novembre scorso in una cava di Ortucchio (L'Aquila) sita in località Le Coste.

La bomba d'aereo americana da 500 libbre (circa 256 chili), risalente alla Seconda guerra mondiale, proveniva da un cantiere edile di Avezzano.





In via precauzionale alle 7 di questa mattina è scattata l'evacuazione di un centinaio di cittadini e una decina di attività produttive tra i comuni di Ortucchio, Pescina e Gioia dei Marsi comprese entro un raggio di sicurezza di 1800 metri dal residuato bellico. Alle 10 i militari hanno disattivato con successo le due spolette, armate e in ottimo stato. 

Dopo la neutralizzazione dei congegni meccanici la bomba, lunga 1 metro e 20 e del diametro di 40 centimetri, è stata caricata su un lince dell'Esercito e scortata da una colonna mobile in una seconda cava, detta Ansa di Arciprete, per il brillamento. 

L'esplosione controllata dei 120 chili di amatolo è avvenuta alle 15 all'interno di una buca profonda sei metri. Tutto è andato come previsto. Le operazioni, durate cinque ore, sono state coordinate dalla Prefettura dell'Aquila all'interno del Coc intercomunale aperto nel comune di Gioia dei Marsi, mentre per le procedure di disinnesco e brillamento sono scesi in campo gli artificieri del 6° Reggimento Genio Pionieri di Roma. 





Un dispiegamento di forze – polizia, carabinieri, vigili del fuoco, croce rossa e volontari della protezione civile – ha vigilato sul rispetto di ordinanze e divieti. Sono stati allertati anche la Asl1, gli enti proprietari delle strade interessate – Anas e Provinvia dell'Aquila – e i gestori delle reti elettriche, idriche e di gas. 

Si tratta del 354esimo intervento effettuato dagli artificieri del 6° Genio nel corso dell'anno che si aggiunge alle oltre quattromila bonifiche avvenute sul tutto il territorio nazionale.

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