OMICIDIO RIGANTE: IL PM CHIEDE L’ERGASTOLO PER CIARELLI, ‘VOLEVA UCCIDERE, ERA PREMEDITATO’

30 Gennaio 2014 14:38

Pescara - Cronaca

PESCARA – Ergastolo per Massimo Ciarelli: è quanto ha chiesto al termine della sua requisitoria durata circa un'ora il pubblico ministero Salvatore Campochiaro, titolare dell'inchiesta riguardante l'omicidio di Domenico Rigante, il 24enne tifoso ucciso con un colpo di pistola il primo maggio 2012 a Pescara.

Ciarelli è accusato di aver fatto fuoco con una revolver calibro 38.

Sempre durante la sua requisitoria, il pm ha chiesto per gli altri imputati condanne dai 15 ai 18 anni di reclusione.

In particolare, il pm ha chiesto per Angelo Ciarelli, 16 anni e 4 mesi; per Domenico e Antonio Ciarelli 17 anni e 4 mesi; per Luigi Ciarelli 18 anni.





Il pm ha chiesto di non riconoscere nessuna attenuante e solo per Massimo ha chiesto il riconoscimento della premeditazione.

LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA CHIEDE 4 MILIONI DI RISARCIMENTO

Circa 4 milioni di euro: è la richiesta di risarcimento avanzata dall'avvocato Ranieri Fiastra, legale della famiglia Rigante, durante il suo intervento nell'udienza odierna del processo per l'omicidio del tifoso del Pescara.

Il processo per rito abbreviato (a porte chiuse) si deciderà il prossimo 3 febbraio dopo che il gup Sarandrea avrà ascoltato le arringhe difensive e le repliche.

Al termine dell'udienza di oggi, l'avvocato Fiastra si è soffermato sulla premeditazione contestata dal pm nella requisitoria soltanto a Massimo Ciarelli sottolineando che, a suo avviso, sussiste anche per “gli altri sodali”.

“Anche gli altri concorrenti – ha spiegato il legale – rispondono a pieno titolo, non solo di omicidio, ma di omicidio premeditato verso Domenico Rigante e di tentato omicidio premeditato nei confronti di Antonio Rigante e Fabio Di Clemente“.





Accanto all'avvocato, fuori dall'aula del Tribunale, era presente anche Pasquale Rigante, padre di Domenico.

“Ci aspettiamo giustizia – ha detto -, è quello che abbiamo sempre voluto. Il pm ha interpretato in maniera abbastanza pesante e giusta i fatti come sono avvenuti. Ciarelli dice quello che vuole, ma noi sappiamo che i fatti sono diversi”.

“Aspettiamo – ha proseguito con le lacrime agli occhi – la decisione del giudice e mi auguro nel modo più corretto, anche se Domenico non c'è più”.

Durante la sua requisitoria, nella quale ha chiesto l'ergastolo per Massimo Ciarelli, il pm Campochiaro ha parlato di “commando”, di “spedizione punitiva”, di “lezione definitiva”.

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