ODONTOIATRIA: RIGENERAZIONE CON GEL PIASTRINICO A L’AQUILA

29 Gennaio 2015 12:22

L'Aquila - Video

L’AQUILA – Rigenerazione all’avanguardia di tessuti ossei e gengivali per agevolare il successo dell’implantologia dentale.

Questa metodica rigenerativa, già largamente adottata in molteplici branche mediche, sta prendendo sempre più piede anche in odontoiatria, come racconta il dottor Marco Parravano, direttore del Centro di implantologia dentale dell’Aquila.

Consapevole che “il successo è figlio di un sinergico lavoro di squadra”, nella sua struttura Parravano si avvale della collaborazione di numerose figure specialistiche per soddisfare ogni  esigenza.





Una testimonianza di questo dialogo multidisciplinare è Luigi Dell’Orso, direttore del Centro Immunotrasfusionale della Asl dell’Aquila, che “personifica un esempio di come serietà professionale e innovazioni tecniche possano essere utilizzate come soluzioni terapeutiche in varie discipline mediche e anche nell’ambito dell’implantologia dentale”.

“Nel Centro Immunotrasfusionale della Asl di L’Aquila è possibile, prelevando sangue dal paziente da trattare, produrre il Prp, un concentrato piastrinico ricco di fattori di crescita – spiega Parravano – coadiuvante  nei processi di riparazione dei tessuti,che viene utilizzato sotto forma di gel o liquido, a seconda delle differenti indicazioni. Questa metodica viene oggi largamente adottata in varie branche mediche come in dermatologia, medicina dello sport, ortopedia, chirurgia maxillo facciale e anche in odontoiatria”.

“Nel nostro centro di implantologia dentale, l’utilizzo di questa tecnica rigenerativa all’avanguardia viene finalizzata all’implantologia. In caso di carenza ossea, per una adeguata terapia implantare, è infatti possibile rigenerare nuovo tessuto con l’aiuto del gel piastrinico – aggiunge – derivato del sangue con un alto concentrato di piastrine autologhe, cioè della stessa persona che le utilizzerà, aggiunto a osso umano, animale o sintetico, e innestarlo nello stesso paziente donatore di sangue, favorendo in modo decisivo la rigenerazione dei tessuti ossei e gengivali”.





Altri vantaggi dell’utilizzo di questa tecnica sono “una rapida guarigione dei tessuti con riduzione dei tempi d’attesa per la maturazione dell’osso, una limitazione del rischio di infezione, del gonfiore e del dolore post-operatorio, associate alla costrizione dei costi totali, a seguito della ridotta necessità di utilizzo di osso esogeno. Tutto ciò è importante – fa notare lo specialista – quando ci troviamo davanti a notevoli riassorbimenti dell’osso mascellare o mandibolare”.

Inoltre, nel Centro di implantologia la partecipazione di un chirurgo maxillofacciale, insieme ad altre figure specializzate tra medici e paramedici, permette anche di effettuare rigenerazioni ossee autologhe, in cui il tessuto osseo viene prelevato dal paziente stesso che riceve la riabilitazione.

“Nel caso in cui la quantità di tessuto osseo mascellare a disposizione sia soddisfacente, è possibile attuare, adeguatamente al singolo caso, la nuova e diffusa terapia implantare a carico immediato, denominata ‘Tutto in un giorno’, che sta riscuotendo sempre più consensi e successo tra i pazienti”, conclude Parravano. (red)

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